LA NOTTE DEGLI OSCAR
REALTA' O FINZIONE
(Parte prima)
Traggo ispirazione - per questo argomento, dalla visione approfondita di questo a mio avviso splendido film; o forse è solo il caso di definirlo: Questa indispensabile visione!
Cosa è che definiamo oggi come Reale? Ma al tempo stesso, riusciamo a percepire la differenza che passa tra quello che riteniamo tale e la capacità imbarbagliante di mille congegni che invece di aiutarci a vedere meglio chi siamo, destrutturano sempre più la nostra capacità di capire, di voler capire.. di poter capire..
Per quello che la mia coscienza mi permette, oggi la realtà appare più come un ammasso di ipocrisie, una sorta di staffetta della Menzogna, un patto quasi unilaterale per addolcire la pillola dell' esistenza umana! Ma non amo troppo chiamare esistenza umana qualcosa che non somiglia proprio per niente ad uno stile armonico vitale..
Diciamo solo dunque, che l'uomo ha dimenticato di avere in sè certi 'strumenti', che vive la sua collocazione temporale con degli ausili, che la sua vita terrena è composta da protesi oramai divenute irrefutabili.! Ci sono molti esempi di come si stia comportando l'uomo che lasciano perplessi.. Non credo ad ogni modo che scendere nel particolare, possa esser d'aiuto all'individuo, amando esso la distrazione, sposterebbe la sua concentrazione in qualcosa di diverso che non l'argomento stesso in essere. In realtà il distinguimento tra le due parole è già antistorico, la struttura stessa di un paradosso, è ad oggi, già matura per farci capire quanto si sia vicini ad una visione più definita della Verità! Questo non toglie che si debba sapere cosa vedere; chi è dunque che vede? Cosa va visto nelle pagine tristi di questa deprimibile esistenza umana? Un po' tutto direi.. mano a mano che la coscienza aumenta, ogni supporto artificiale fa di noi dei potenziali fannulloni evolutivi.. la Vita ci dona la speranza, ma non ci regala la certezza di capire come aiutarsi in questo magma di fraintendimenti. Sarebbe già soddisfacente che l'ominide avesse coscienza del fatto che NON viviamo in armonia tra noi, che già questo clima di menzogna sia totalmente fuori luogo.. inopportuno!
Tornando al 'trait d'union' che ri\collega i due fronti apparentemente contrari (mentali), non possiamo che renderci conto dell'insensatezza nel nostro continuo peregrinare tra una sponda e l'altra, tra uno spazio e un altro.. La rivoluzione che ci appartiene, l'accordo evolutivo che andrebbe intrapreso, oggi richiede ben altro che uno sforzo concettuale o chissà quale benefico algoritmo scientifico; è proprio l'esistenza cellulare in toto che va rivista o, se preferiamo, l'approccio ad una visione che sia in grado di abbracciare ciò che ci manca.. e tutto questo, senza alcun supporto invalidante, senza l'idea\forza che ci 'sostiene' da secoli.. Solo con un totale abbandono verso il nuovo potremo comprendere l'evolvere in qualcosa di totalmente inedito.. incredibilmente magico!
Continua
A cura di Fabbri Marco