martedì 11 maggio 2021

 

HOMUNCULUS TREMEBUNDUS

 

Quello che all'ominide proprio non riesce ad entrare nella sempre più inopportuna capacità senziente, è collocato nell'esasperazione di un Problema, accolto nell'insieme di quella che noi chiamiamo personalità; oggi il significato della negazione non concede più quei risultati a noi tanto cari, quali la fuga o l'eliminazione del male in quanto tale: riconosciuto nella sua valenza morale! Proprio per questo motivo, la crisi che stiamo vivendo non può più essere definita Morale, ma Evolutiva. Ciò comporta una visione perlomeno più ampia (universalizzante) del 'colloquio' tra bene e male, tra le tipiche ambivalenze delineate dall'intelletto. Il livore degli opposti - oggi, non riesce ad evitare uno scontro più costruttivo: e con esso il superamento (sempre tramite il paradosso, del Problema) verso una fase nuova, deterministicamente ancora invisibile. La convinzione nel 'poter sapere' verso cosa ci muoviamo, l'idea stessa di soluzione, appare sempre più - in questo modo, un ennesimo inganno della Mente! Ciò non può che avvalorare sempre più concretamente l'intenzione evolutiva di trascendere questo strumento discernitorio, per mostrare ad un uomo più collaborativo, più armonico, la certezza di un domani sempre più slegato da ausili 'tecnici' per evolvere. Nella pratica Fisica quindi, vedremo un'imposizione cellulare sempre più evidente in direzione di armonie con le cose e le persone; questo può avvenire tanto più facilmente, se l'abbandono verso una NON reazione nervosa, una sommissione cellulare, avrà luogo. L'uomo non è ancora instaurato nella sua completezza, la sua indole pienamente valorizzata, il suo spirito di verità. Anche per questo, condurre questa corrente evolutiva tra paesaggi più identificati, meno sottoposti ai rigidi protocolli mentali, potrà e dovrà far emergere una Coscienza dell'insieme meno costretta con l'ambiente in cui per ora pensiamo di essere pienamente integrati!