Cosa s'intende con piallatura del sistema nervoso, e soprattutto perchè 'costringere' una eventuale modifica alle nostre già tanto tristi e banali abitudini vitali; in realtà il discorso si fa più complesso, quando analizziamo il coinvolgimento nervoso con le nostre più convinte abitudini non solo vitali (quindi comportamentali), ma mentali, e non per ultime fisiche! Prima - quindi, di ogni ragionevole quesito, sarebbe opportuno comprendere una visione più olistica dell'intero essere umano. Vi sarà certamente noto che ognuno di noi è particolarmente connesso all'altro, strettamente collegato, nei sentimenti, nelle movenze, e spesso anche nei punti di vista. Questo, a riprova che si derivi tutti da uno stesso 'scopo', da una spinta indefinita se non verso l'alto, verso qualcosa di più armonico; il non saper rispondere a certe domande, non delegittima il fatto che qualcosa di tangibile stia avvenendo nella nostra coscienza evolutiva.
Con una simile premessa non possiamo più permetterci il lusso di immaginarci migliori o peggiori, anche solo verso comportamenti più o meno virtuosi: confrontati all'altro. Se ammettiamo insomma di non differire troppo da chi ci sta vicino, possiamo anche pensare che nella più ottimistica delle previsioni, l'insieme non stia facendo molto per decollare verso qualcosa di nuovo, inedito! Non resta molto da fare che rimboccarsi le maniche e iniziare a guardarsi dentro, a sollevare qualche dubbio sulla voracità delle nostre intenzioni.
A ben notare, possiamo da subito cominciare con qualche piccolo esperimento, sottoponendo in modo arbitrario certe nostre abitudini vitali e\o ancor meglio fisiche quotidiane. Certo che un minimo di attenzione sul nostro Fare è fondamentale, quindi valutare un cambiamento, 'costringendo' le nostre più feconde trepidazioni quotidiane, ad ogni atteggiamento abituale, verso un'attenzionalità diversa, magari inserendo una concentrazione, proprio sulla risposta mentale, di pensiero, che la stessa variata azione comporta!
Ciò significa una spinta tutt'altro che piacevole sul comportamento nervoso, una chiara sensazione di morte!
Ecco.. questo è il vero punto su cui dovremmo lavorare per aprirci a nuove e diverse Possibilità e rendere la materia Nesciente, qualcosa di più duttile con cui interagire; il vero problema però è l'inveterata convinzione (abitudine) a risuonare a questo istinto, scambiando l'Io personale come la vera e unica colorazione vitale! Per approdare ad un simile ragionamento (coscienza) elettivo, dobbiamo comunque riporre più fiducia verso questo squarcio squalificante della personalità separata..
Diciamo pure che il lavoro da farsi è tanto e su diversi parametri (mentale, vitale e soprattutto fisico); scoprirsi iniettati di possibilità non può che farci riflettere sulla specularità che l'accettazione (sommissione) rende in termini energetici..!