giovedì 30 gennaio 2025

IL FENOMENO

  EGO SUM QUI SUM

Dove va questo sconfinato cammino evolutivo?
Si compie sotto i nostri occhi il  fenomeno della trasformazione di coscienza che, mentre si potenzia, sembra svanire alla nostra percezione. Eppure si ripete in piani immateriali lo stesso fenomeno dell'evoluzione organica darwiniana, retto dallo stesso principio. Vi è in tutto il processo un ritmo grandioso e implacabile per cui l'universo avanza verso zone in cui si smaterializza e sembra perdersi nell'inconcepibile. La nostra vista per quanto acuta non può oggi sorpassare un dato ordine di piani. E poi? Poi vi è solo una direzione e questa direzione è Dio. [...]
Fu già tanto aver scoperta l'evoluzione biologica; è già tanto averla qui continuata nelle sue superiori fasi psichiche. Ma poi, oltre, ancora più oltre, resta il mistero. Ma l'uomo evolve. La stessa legge che ci vieta  più in alto la visione, verso quell'alto ci trascina, e insegue e respinge progressivamente il mistero. [...]
Dio è dunque la mèta verso cui si dirige l'evoluzione univerale in cammino. Questa è una marcia organica di tutti gli esseri. Man mano che salgono essi si coordinano, accordano progressivamente le loro dissonanze, demoliscono i loro antagonismi e ravvicinano le loro scissioni. L'ascesa è un amplesso sempre più stretto che consolida le conquiste e unifica l'espansione. [...]
"Ego sum qui sum". Dio non si può definire. Definire significa limitare e qui si parla dell'inimitabile. Ogni definizione sarà una riduzione, una mutilazione. Non si può definirlo perchè non si può portare nel finito l'infinito, nel relativo l'assoluto, non si può dare rappresentazione nell'illusorio della forma alla realtà della sostanza senza nasconderla. I concetti di Dio e di persona che è circoscrizione di individualità, non si possono unire perchè non si può circoscrivere l'infinito. Dio non si può raggiungere per argomentazioni, perchè è al di sopra di ogni ragionamento. Dio non si dimostra, si sente. [...]
Chi infatti si avvicina veramente a Dio, prova un senso di sconfinato smarrimento; solo allora si guarda veramente in alto. Salendo di piano in piano la fusione degli spiriti si fa sempre più intima e completa. Lungo questa armonizzazione è la via che conduce a Dio. Egli è l'unità globale che armonizza e fonde in sè tutte le coscienze e le creature. Le superiori zone di evoluzione sono livelli di spirito e sono dentro di noi. Dio supremo termine, non è fuori, ma è dentro di noi, nel profondo di un abisso su cui appena osiamo affacciarci tremando. E' l'io di tutti i fenomeni che Egli crea eternamente nella Sua manifestazione. Non possiamo pregare che immergendoci verso questo centro interiore dove altezza e  profondità si confondono e le nostre misure non hanno più senso. L'ascesi mistica è un tratto del cammino che ci conduce a Dio. L'evoluzione spirituale è lo sprofondamento della nostra coscienza nel nostro interiore; la sua dilatazione è una strana dilatazione superspaziale verso l'interno, che può dare la sensazione anche di una espansione fuori di sè. Ma non vi sono sensazioni comunicanti che possano stabilire termini di paragone con le nuove dimensioni. [...]
L'ascensione spirituale è un processo di penetrazione dell'io cosciente nei suoi strati sempre più intimi e profondi, che sono piani di coscienza sempre più elevati. Questo cammino in profondità è una liberazione dell'involucro denso della materia e della sua illusione sensoria, è un denudarsi da scorie pesanti, è una progressione verso la realtà, la verità , il bene, l'assoluto. E' una ascensione verso l'interno. L'avvenire è dentro di noi. La manifestazione verso la realtà esteriore dei sensi e della materia è discesa involutiva, è, mi si perdoni il termine, decentramento di Divinità. L'evoluzione procede in direzione inversa, perchè è il movimento centripeto del ritorno dell'anima a Dio. Il centro di coscienza per evolvere non si proietta all'esterno, ma si sposta verso la realtà interiore superfisica e supersensoria. Ciò è un riassorbimento dello spirito in Dio, che dopo aver lanciato il processo creativo fuori si sè, nella sua prima fase involutiva, lo inverte e lo riaccentra in sè nella sua fase evolutiva. Processo concentrico di sintesi, di attrazione e di amore, opposto al precedente, di dispersione.
La grande forza che sospinge l'evoluzione è amore. Essa è la radiazione che discende dall'alto e attrae a sè. Essa ricostruisce, riunifica, riarmonizza, riporta all'unità. La lotta tra il bene e il male è la lotta tra queste spinte ricostruttive che affermano e le spinte negative, distruttive e dispersive dell'involuzione. Si fatica ma si conquista. L'egoista che crede di vincere la vita facendosi centro e tutto asservendo e accumulando a sè, invece se ne chiude le porte perchè si isola dal gran movimento dell'unificazione, si taglia fuori dalle sorgenti di vita e inaridisce. [...]
L'egoista vive alle spese del tutto. Chi ama vive in comunicazione col tutto, miniera inesauribile di ricchezze. Chi dona sembra perdere, ma con quell'atto identifica il proprio con il bene dei suoi simili e in essi rivive, in essi moltiplicandosi. Così l'altruismo dilata la coscienza, se perde utilitariamente, ma solo secondo la più limitata psicologia razionale, immensamente riguadagna spiritualmente. [...]
 
A cura di Fabbri Marco
(tratto da: L'Ascesi Mistica - Dal piano Concettuale Umano al Superumano - Pietro Ubaldi ed. Mediterranee)