giovedì 24 luglio 2025

IL MALE


 

Il male, che cos’è il famoso male? La gente non comprende la dimensione universale del male. Tutto ciò che è collegato al male è in un modo o nell’altro collegato al fenomeno della penetrazione della luce nei mondi inferiori. Questo significa che non appena la luce comincia a penetrare i mondi inferiori che sono stati creati da Lucifero per l’evoluzione, il male comincia ad essere percepibile. Allora dobbiamo innanzitutto comprendere che non appena la luce scende in piani inferiori, ciò che noi Uomini conosciamo sul piano materiale è una conseguenza, un effetto di questa penetrazione.

Il male è molto più vasto di quanto ci si possa immaginare, molto più meccanico di quanto ci si possa immaginare e molto più occulto di quanto ci si possa immaginare. Sul piano dell’esperienza umana, si conosce il male come fattore risultante dalla penetrazione della luce nei mondi inferiori. Il male sul nostro pianeta, sul piano materiale è il compimento, è il termine del suo movimento, dal movimento della luce fino alla sua espressione nell’Uomo.

A livello della vostra esperienza, a causa del fatto che subite, senza rendervene conto, la penetrazione della luce sui piani inferiori e non comprendete le dimensioni cosmiche del male, il male, per voi, è un valore che attribuite ad un’azione qualsiasi, ma quel male lì è molto secondario rispetto al male che proviene dalla penetrazione della luce nei mondi inferiori.

Se non comprendete le leggi del male, se non comprendete le leggi della penetrazione della luce nei mondi inferiori, non comprenderete mai la natura del male sul piano materiale al di fuori dei limiti delle vostre esperienze morali che sono condizionate, per ragioni storiche evolutive, sia la religione, sia l’opinione generale della vostra società. Così il male che potete vivere sul piano personale, in relazione con gli Uomini, può sembrare a voi « male », perché la vostra concezione del male è stata falsata da valori morali che spesso e troppo spesso possono anche far parte del male. Così, a un certo punto, siete assolutamente incapaci di separare il vero male dal falso male. E a causa di questa situazione, aiutate la continuazione del falso male, senza rendervi conto che il vero male non è stato eliminato dalla coscienza planetaria.

Vi ho già dato degli esempi nei seminari riguardanti quello che chiamo un « falso male », un male che deriva dalla glorificazione nella nostra società di certi valori, che in realtà provengono dal « vero male », ma che non sono compresi come tali, perché l’Uomo è totalmente inconsapevole delle leggi della luce e anche inconsapevole delle leggi della volontà che sono direttamente legate al fattore della penetrazione della luce nei mondi inferiori.

Quando vi dico per esempio: « Organizzatevi per facilitare sempre più la vostra vita ». Quando vi dico: « Ciò che blocca la vostra evoluzione, ciò che vi rende infelici, ciò che vi rallenta nella vostra fioritura, dategli un colpo d’ascia ».

Che vuol dire? Vuol dire che i valori sociali, che in realtà sono falsi, anche se sono socialmente o generalmente accettati, questi valori, un giorno, capirete che fanno parte del male. Perché questi valori vi impediscono di esercitare sul piano materiale, in quanto individuo, in quanto persona, in quanto anima, con un ego, con una personalità, questi valori vi impediscono di esercitare la vostra volontà.

Ma qual è la vostra volontà? La vostra volontà, quando la forza di questa volontà proviene dall’anima, passa attraverso l’ego, attraversa la personalità, questa volontà vi permette di fermare il male. Se siete sul piano materiale, c’è solo un modo di fermare il male, è con l’uso costante e sviluppato della vostra volontà. Perché una volta che usate la vostra volontà, la vostra vera volontà, la forza che viene dall’anima penetra l’ego, passa attraverso la personalità. Quando vi servite di questa volontà, in quel momento permettete alle energie dell’anima di passare attraverso i piani densi della materia creati dalle forze luciferine, e di ritornare alla luce.

È molto importante che le energie dell’anima ritornino alla luce. Se non ritornano alla luce, queste energie sono incapsulate sui piani della materia creata, e servono a creare quelle che si chiamano « forme ». Ed è proprio in queste forme che l’Uomo si imprigiona. Allora queste forme si accumulano, si accumulano per secoli e secoli e alla fine, finiamo con una situazione come quella che abbiamo oggi: un karma mondiale che presto ci crollerà, ci crollerà sulla testa. È molto grave, il problema è molto grave. E la gente non se ne rende conto.

Voi, voi pensate, perché siete spirituali, perché siete buoni, perché siete fini, perché siete bonaccioni, perché aiutate tutti, pensate di aiutare il karma mondiale. Quello che fate, in realtà, è addolcire il karma mondiale. Non si tratta di addolcire il karma mondiale, si tratta di distruggerlo completamente.

C’è solo una forza nell’Uomo che può distruggere il karma. Prima di tutto il suo karma personale, poi, più tardi, il karma mondiale in relazione alle forze della luce. E questa è la volontà, la volontà pura, che è la penetrazione nell’Uomo delle forze dell’anima. Finché non potrete agire a quel livello, comprendere almeno l’aspetto reale di quel livello, sarete sempre, vostro malgrado, prigionieri del male cosmico, per non parlare del male planetario.

La differenza tra il male cosmico e il male planetario è che il male cosmico è necessario all’evoluzione, perché senza il male cosmico, in altre parole senza la densità materiale delle energie luciferine, i mondi non sarebbero stati creati. Allora la repulsione della materia luciferina contro la luce, è un fenomeno normale. Allora il male cosmico è un male, nel senso che è repellente alla luce. Allora il male cosmico è normale. Ma il male planetario non è più normale, perché il male planetario non è creato e causato dalle forze luciferine, ma è causato dall’ignoranza umana.

E l’ignoranza umana è causata dall’attaccamento dell’ego incosciente a tutte le forme possibili e immaginabili che viviamo, che conosciamo, e che fanno parte dell’evoluzione, o piuttosto dell’involuzione, dell’umanità. Le forme che ci rendono prigionieri dell’energia, queste forme distruggono la nostra volontà. E’ per questo che l’Uomo non ha volontà. Le forme sono così potenti, attizzano talmente le nostre emozioni, attizzano talmente la nostra mente, che l’anima, le forze dell’anima, non possono passare attraverso, discendere nell’esperienza umana e ritornare verso la luce.

Avete un bel dire: « Questo è buono », e « questo è fine », e « questo è meraviglioso », ma a un certo momento nella vostra vita bisognerà che sappiate se « questo » è davvero buono, davvero fine, e davvero meraviglioso. Perché finché non saprete se è davvero fine, buono e meraviglioso, continuerete a propagare e a creare forme, e poi questo si concatena, si concatena all’infinito. Cosicché, se andate nell’astrale, se avete la facilità di andare in quei mondi, troverete in quei mondi una collezione inimmaginabile di tutte le forme-pensiero dell’Umanità dalla sua venuta sul pianeta Terra. È un vero baccano. L’astrale, non ho nulla contro l’astrale. Non ho niente contro l’astrale. Non ho niente contro alcuno dei piani che sono stati creati.

Ma i piani che sono contaminati a causa dell’ignoranza dell’Uomo, i piani che servono fortemente alla continuazione e alla perpetuità del male di cui non conoscete le dimensioni, i piani che servono ad allucinare l’intelligenza dell’Uomo, questi piani devono essere eliminati dall’esperienza umana.

Finché l’individuo non sarà capace di liberarsi dalle energie di questi piani perché sarà prigioniero della forma, il male continuerà. Il male cosmico resterà in dominio sul male planetario. Io non ho nulla contro il male cosmico. I mondi inferiori che sono stati creati, sono stati creati per ragioni che spiegherò più tardi.

Ma il male planetario che deriva dall’ignoranza dell’Uomo, questo male deve alla fine cessare. Perché l’Uomo non potrà mai raggiungere i livelli di coscienza a cui ha diritto se è influenzato, colpito, infettato dalle forme di energia che contengono le possibilità del male planetario e che avvelenano completamente l’esperienza dell’Uomo. A questo punto, cominciate a soffrire del dubbio, qualcuno, uno di voi…

Che cos’è il dubbio? Il dubbio è la resistenza del vostro ego contaminato dalle forme create dal male planetario contro la penetrazione delle energie dell’anima. E’ questo il dubbio. Siete talmente contaminati che è nauseante. E’ nauseante, e non lo sapete, non vi rendete conto, e vi ci vorrà un bel po’ di tempo prima di realizzarlo. Ecco perché ci vorrà un bel po’ di tempo prima di superare il dubbio. Quando avrete superato il dubbio, il male planetario sarà impossibile nella vostra coscienza. E il male cosmico non servirà più a ritardare la vostra evoluzione.

Ascoltatemi bene, il dubbio è il rasoio che vi taglierà i capelli dalla testa. Perché la vostra testa è prigioniera delle forme.

Un giorno capirete che le vostre sciocchezzuole esoteriche, le vostre sciocchezzuole occulte, la vostra ricerca in terre sconosciute, non è la formula che vi serve per distruggere il male planetario. È una formula che vi serve per spiritualizzare il vostro essere servendovi di forme sempre più spirituali, di vibrazione sempre più alta. Ma non dimenticate una cosa: sono delle forme. Che prendiate qualsiasi forma, sono forme, e finché non sarete liberi dalle forme, non avrete alcun accesso alla luce della coscienza del supermentale. E’ impossibile!

Così, un giorno, capirete che l’esoterismo e l’occultismo fa tutto parte delle filosofie dell’Uomo, e che ciò genera delle forme altamente spirituali, altamente filosofiche, ma che alla fine devono essere superate perché nella luce la verità non esiste. La verità fa parte della polarità delle forme. Ve lo metterete in testa una volta per tutte?

La verità fa parte della polarità delle forme. E il male si serve della verità per perpetuare sul piano materiale la confusione delle forme nella mente degli Uomini. Così che degli Uomini, delle religioni, dei sistemi qualunque possiedano la verità a spese degli altri sistemi. E questo cosa crea nella coscienza planetaria? Crea i conflitti, crea le guerre, crea le lotte. Nella coscienza universale non c’è guerra, non c’è conflitto, e non c’è lotta. Perché non c’è verità, c’è semplicemente realtà. E la realtà non è polarizzata, è al di fuori del bene e del male.

Comprendetelo una volta per tutte. Finché vi attaccherete ai valori, alle forme o ai valori delle forme delle vostre piccole società, delle vostre organizzazioni, delle vostre cerchie, dei vostri gruppi, di tutti i vostri collegamenti sociali, che siano politici, religiosi, esoterici, occulti, sarete imprigionati in una forma. E questo fa parte, che vi piaccia o no – non mi interessa – questo fa parte dell’azione del male cosmico sul male planetario, e questo genera in cambio una perpetuità del male planetario.

Finché non sarete totalmente, assolutamente, individui, Uomini, esseri che funzionano in modo totalmente autonomo, che cercheranno in se stessi la conoscenza, che non si fanno dettare la conoscenza da altri, non sarete al di fuori delle forme e farete automaticamente parte, che lo vogliate o no, delle leggi meccaniche del male cosmico e del male planetario.

Quando voi mi credete, fate parte del male cosmico e del male planetario. Quando sapete da voi stessi quello che io so, a quel punto siete in evoluzione. Il male non ha più potere su di voi. Ma non appena credete, non appena siete attaccati a una forma di credenza, anche se è solo una credenza legata alle mie attività, siete nel male planetario. Allora va lontano il male planetario, va lontano il male cosmico, e voi siete lontani dal comprenderne tutti gli aspetti.

Per questo è importante per voi vivere il vostro dubbio fino in fondo, per sbloccare le energie dell’anima che vi daranno sulla forma una volontà molto potente, che genererà in voi un’energia particolare che vi servirà da protezione. La gente vuole proteggersi a sinistra e a destra, lo sento sempre, persone che vogliono proteggersi. Da cosa si proteggono? Non si proteggono da niente, pensano di proteggersi. E pensando di proteggersi, si proteggono, ma in fondo non si proteggono da niente. Vi spiegherò cosa voglio dire…

Quando fate delle storie nell’astrale, quando usate l’astrale spirituale per proteggervi, quello che fate in realtà è ridurre la densità delle forme per permettere a più luce di penetrare. Ma le forme sono sempre lì, quindi la vostra protezione non è mai totale. La vostra protezione sarà totale quando l’energia dell’anima potrà penetrare direttamente tutti i piani, scendere sui piani inferiori e creare nel vostro ego una volontà molto potente che non permetterà mai che siate influenzati dalla forma. A quel punto sarete al sicuro. A quel punto, nulla potrà scuotervi o influenzarvi, perché sarete nella luce di quell’energia.

Siamo così ignoranti, gli uomini, così ignoranti, che la visione reale delle cose è impossibile per noi. Appena si affronta un aspetto della realtà che sconvolge le forme di cui si è prigionieri da anni, si soffre del dubbio. Ciò dimostra fino a che punto ci troviamo in una situazione pericolosa e ci fa capire perché il pianeta, oggi, la nostra civiltà, è arrivata a questo punto. E’ normale, e di chi è la colpa?

È colpa dell’ignoranza. E chi ne soffre? L’Uomo. Voi. Il male è così potente, l’intelligenza del male è così grande, l’organizzazione materiale delle forme è così avanzata nella sua involuzione, che solo un Uomo che è in contatto con le forze della luce può discernere ciò che è buono e ciò che non è buono, con un coltello molto affilato.

Ma avete paura di usare il vostro coltello affilato, perché non avete la volontà dell’anima. Allora cosa fate? Fate compromessi, compromessi, compromessi… Cosicché, durante anni di tempo, per intere vite, vivete la vita degli altri che è già male e proviene già da un male, e voi perpetuate questo male.

A un certo punto della vostra vita, cercate di capire, cercate di lanciarvi in una certa direzione, questo va bene finché le forme vi permettono di indorare la pillola, ma basta che si tratti di fare un salto in alto, un salto reale, per sbarazzarvi una volta per tutte delle forme, lì vi bloccate, avete il mal di mare. Volete formule semplicistiche, non esistono formule semplicistiche. Le formule fanno parte delle forme, anche questo fa parte del male. Non esistono formule semplicistiche!

Dovrete, a un certo momento, se volete passare attraverso, dovrete realizzare ciò che si realizza universalmente, che non si discute, ma che si sa. Quando sarete a questo stadio, vedrete che il male non può raggiungervi in alcun modo! E vedrete, guardando indietro, fino a che punto eravate ignoranti. E in quel momento, vorrete aiutare altre persone a uscire dalla stessa situazione in cui eravate immersi, e capirete perché è quasi impossibile, perché non avrete la parola per poter generare nella mente di queste persone abbastanza energia da fargli capire quello che devono capire. Ma almeno, avrete sufficiente comprensione personale affinché queste persone possano un pochino volgere lo sguardo verso qualcosa che non è influenzato dalle forme.

Quando vi dico che le parole sono prigioni. Quando vi dico che le parole possono servire a tutte le salse, quando vi dico che il male si servirà di tutto per impedire all’Uomo di raggiungere un livello di coscienza sufficientemente elevato, per liberarsi completamente della sua influenza, sono serio. Quando vi dico che il male si servirà di tutto, dico di TUTTO! Dal più spirituale al più infame, dal migliore al peggiore, il male si servirà di tutto, perché il male cosmico si serve della forma per generare sul pianeta Terra il suo dominio.

È nella funzione cosmica del male dominare le menti in evoluzione. Perché il male, cioè la condizione che permette alla luce di penetrare e creare una memoria negativa, fa parte della struttura stessa dei mondi inferiori. I mondi inferiori hanno bisogno di una memoria negativa, di una memoria legata al tempo, per perpetuare, negli spazi assoluti, la loro realtà. Mentre l’anima, le forze della luce, non hanno bisogno di memoria per evolvere, poiché le forze della luce sono alimentate direttamente dalla Forza. Mentre tutto ciò che è legato direttamente o indirettamente all’azione luciferina negli spazi assoluti, ha bisogno di memoria per continuare la sua evoluzione.

Quindi, la penetrazione della luce nei mondi inferiori crea tracce, e queste tracce sono memoria. E quelle tracce diventano il materiale che costituisce l’organizzazione atomica di quello che chiamate « l’ego ». E’ solo quando l’ego ha una vibrazione molto elevata, quando è alimentato dalle energie dell’anima, che non ha più bisogno di memoria per evolvere, perché a quel punto è nella luce dell’anima ed è alimentato dalla luce dell’anima. È per questo che l’ego, arrivato a questo stadio, non ha più intelletto: è nell’intelligenza che è universale. E a quel punto, non essendo più nell’intelletto, non avendo più memoria, non avendo più bisogno di memoria, non ha più bisogno delle forme che generano ciò che chiamate « la conoscenza ». Allora, non avendo più bisogno di forme, è liberato dal male e il male non ha più presa su di lui.

Capitemi bene quando parlo del male. Quando parlo, quando dico che le forme sono legate alla perpetuità del male. È evidente che se studiate le filosofie, se leggete l’esoterismo, se vivete delle esperienze in relazione a delle forme, è evidente che queste esperienze non sono male di per sé. Capite bene quello che vi dico, non sono male di per sé, sono parte del male cosmico. Allora, quando parlo del male, non parlo del male morale, non parlo del male che si considera nelle azioni quotidiane, parlo di un fenomeno cosmico che genera in perpetuo l’accumulo di forme che alla fine imprigionano l’Uomo e ritardano la sua evoluzione.

Il male di cui parlo è un male impersonale. È evidente che se leggete della filosofia, se vi interessa l’esoterismo, se appartenete a organizzazioni esoteriche o occulte, non è male moralmente, al contrario, vi aiuta a evolvere. Ma quello che sto dicendo è che tutte le forme che imprigionano la vostra mente a un livello o ad un altro fanno parte del male cosmico. Allora la linea è molto, molto, molto sottile tra quello che voglio dire e quello che voi tendereste a pensare. Cercate di comprendere bene quello che vi dico, perché sarete confusi quando andrò oltre, perché sto iniziando…

Comprendete che il male cosmico genera le condizioni che permettono, più tardi, la manifestazione del male planetario; che il male planetario è direttamente legato all’ignoranza dell’Uomo. Che l’uomo è ignorante perché è prigioniero delle forme e che le forme sono mantenute nella loro continuità dalle forze dell’ego che si trovano nella coscienza planetaria. Finché l’ego non si è sbarazzato di queste forze, finché l’ego non si è liberato dall’emozione che è legata alle forme, finché l’ego non è alimentato abbastanza dalle forze dell’anima per sviluppare un centro di gravità che è un centro di volontà, quell’ego è incapace di sottrarsi a quelle forme e, di conseguenza, perpetua senza volerlo, anche se è un individuo di altissima qualità, spiritualissimo, buonissimo, questo individuo perpetua il male cosmico.

Volete una regola di misura per poter verificare dove si trova il male, ve ne darò una, ed è molto semplice, perché tutto quello che vi do è molto semplice, è stupido, ma non è facile, ma è semplice:

Quando dovete fare qualcosa nella vostra vita, se minimamente sentite una vibrazione che va contro questo e lo fate comunque, in quel momento siete nel male cosmico perché vi lasciate influenzare. Appena vi lasciate influenzare, siete nel male cosmico per qualsiasi ragione: anche se per delle buone ragioni, siete nel male cosmico. Appena vi lasciate influenzare. Perché quello che succede è che quando vi lasciate influenzare, vi sottomettete alla volontà degli altri, alle influenze degli altri. E quelle influenze e quella volontà provengono dall’energia che è immagazzinata nelle forme, di cui essi stessi sono prigionieri. Così diventate un anello della catena nella giungla.

È quando realizzate questo che cominciate a sviluppare la vostra volontà. Una volontà reale, una volontà basata sulla penetrazione dell’energia dell’anima nel vostro ego e attraverso la vostra personalità. È una vibrazione interiore. È una vibrazione interiore che vi dà una direzione. Se il vostro ego, per una ragione o per un’altra, rifiuta quell’energia lì, allora si piega alle influenze, e automaticamente partecipa al male cosmico. Se si stabilisce questo, questo fenomeno, su scala mondiale, si può facilmente capire che il pianeta oggi è totalmente controllato dal male cosmico. E il male planetario è una continuazione di quel male lì su scala umana. Ecco perché vi dico: “appena vi lasciate ‘minimamente’ influenzare”.

E un giorno, quando sarete forti, quando l’energia dell’anima penetrerà, capirete facilmente quello che voglio dire. Perché verrà un tempo in cui, con l’apertura dei sensi, quell’energia scenderà, penetrerà sempre di più, e un giorno realizzerete che nella vita di tutti i giorni, ci sono cinquantamila modi di essere influenzati, e potrete percepire ciascuno di questi modi.

Perché arrivata a quel livello, la vostra coscienza sarà troppo elevata perché voi non siate avvertiti. E appena ne siete avvertiti, appena l’energia passerà nei vostri centri, attiverete la forza che proviene da questa energia, sì che svilupperete quella che io chiamo « la volontà reale ».

Ed è quell’energia lì che, col tempo, trasmuterà i vostri corpi e vi eleverà al di sopra della forma. Quando dico « elevarvi al di sopra della forma », voglio dire elevarvi a un punto di coscienza tale che non sarete più influenzati dalla forma. Potrete servirvi della forma. Potrete servirvene, ma non ne sarete schiavi. E quando non sarete più schiavi della forma, il male cosmico non avrà alcun potere su di voi e sarete totalmente liberi dal male planetario. Così non potrete più agire accumulando sopra le vostre teste ciò che chiamate « il karma ». Perché tutto quello che farete sarà corretto.

E tutto ciò che farete sarà corretto perché sarà determinato dall’energia dell’anima, invece di essere determinato dalla forma che riduce la vostra volontà, che indebolisce il vostro reale potere d’azione e vi rende schiavi del male cosmico e vi rende soggetti di conseguenza al male planetario.

Allora, se cercate di comprendere il male, cercate di rendervene conto, non andate troppo lontano, non andate troppo lontano, non rompetevi la testa, è vicinissimo a voi, è vicinissimo alle vostre azioni. E’ nascosto affinché non lo vediate, perché non ne conoscete ancora i meccanismi, ma verrà un giorno in cui il male, nella sua più pura essenza sarà discernibile, ogni volta che sarete in contatto con la sua manifestazione attraverso le forme.

Non sono le stupidaggini degli Uomini ad essere le più evidenti, ad essere le più pericolose.

 
 Bernard de Montreal

lunedì 21 luglio 2025

IL PIANO ASTRALE



Il piano astrale è uno strato di energia che fa parte della coscienza di tutti gli esseri in evoluzione che hanno superato lo stadio animale dell’evoluzione. Questo piano di energia contiene proprietà particolari che gli danno la qualità di rappresentare, nel mondo della coscienza, una vasta gamma di immagini create nell’esperienza dagli esseri in evoluzione. Queste immagini che vanno all’infinito sono la base con cui questi esseri interpretano il mondo invertito della materia.

In questo strato di coscienza, i rapporti fra la luce e le forze di gravità del cosmo sono totalmente sospesi. Così che la gravità che serve nell’universo a mantenere insieme i mondi non ha alcun potere. E quest’assenza di potere della gravità nel mondo astrale, o in quello che è chiamato « il piano astrale », permette a questo di creare, o di essere riconosciuto come un mondo d’immaginazione in cui esistono tutte le possibilità, e dove tutte le realtà sono condizionate dall’esperienza acquisita.

Questo piano di energia è estremamente importante per l’evoluzione, perché serve da riserva per tutte le forme di esperienze emotive e mentali raccolte da un’umanità che ha bisogno, nella sua evoluzione, di tutte le categorie di esperienze per spiegare alla mente dell’uomo, all’ego, i valori simbolici della sua esperienza.

Il mondo astrale non è un mondo reale, ma è un mondo che contiene in sé tutte le possibilità della realtà. Spiego: le possibilità della realtà sono le probabilità programmate nei piani di vita dell’uomo, nell’avvenire come nel passato, al fine di permettergli di interpretare meglio possibile i diversi aspetti della sua vita, in relazione con i dati che gli sono impressi nella mente incosciente quando è in stato di sonno. Questa impressione nella mente incosciente quando l’uomo è in stato di sonno, diventa viva il giorno in cui egli si serve delle sue emozioni e dei suoi pensieri per creare un mondo immaginario necessario alla sopravvivenza psicologica dei suoi desideri.

Il piano astrale è una vasta gamma di possibilità che racchiude tutte le condizioni possibili e immaginabili di cui un uomo ha bisogno, per conquistare alla fine le vette molto lontane della coscienza mercuriale. Questa coscienza mercuriale appare nel nostro sistema umano quando l’uomo ha sufficientemente sviluppato il suo corpo mentale per poter riaccordare l’intelligenza naturale della sua coscienza animale con i dati di un’evoluzione superiore, che gli sono necessari per progredire nelle grandi scuole del cosmo, quando ha finito la sua sopravvivenza sulla Terra fisica e materiale.

Il piano astrale ha una funzione precisa nell’uomo, quella di dargli il nutrimento necessario per determinare, nei suoi stati di sonno, le diverse applicazioni della sua vita quotidiana quando sarà sveglio.

Il piano astrale è in genere concepito male dall’uomo, perché l’uomo lo vede solo da un punto di vista umano. Ora, il punto di vista umano che riguarda questo piano d’energia, è un punto di vista che è già astralizzato. Cioè il punto di vista umano è già colorato dal fatto che l’uomo appartiene all’astrale e vive ancora a livello della coscienza astrale, sia nella veglia che nel sonno.

Quando l’uomo avrà conquistato le vette della coscienza mercuriale, comprenderà che la coscienza astrale non è più necessaria. Perché questa coscienza contribuisce alla diminuzione del potere mentale dell’uomo e serve a una tappa della sua evoluzione che è sul punto di terminare.

Uno degli aspetti interessanti della coscienza astrale nell’uomo, è che questa coscienza può servire allo stesso tempo agli esseri delle regioni oscure come agli esseri delle regioni della luce. Questa dualità dell’astrale è alla base dei numerosi problemi psicologici e filosofici che l’uomo vive. Ed è solo con la distruzione di questa dualità che l’uomo potrà infine comprendere l’infinità del pensiero universale e cessare, una volta per tutte, di cercare una qualunque infinità all’interno delle sue esperienze spirituali.

L’astrale per l’uomo, soprattutto l’uomo che viene, è un mondo che sarà privo di senso, perché non sarà più utile all’uomo nuovo. L’astrale sarà un mondo privo di senso perché la contemplazione perfetta del mondo mentale vissuta dall’uomo nuovo, gli permetterà di procedere così rapidamente nelle vie o con le vie della luce, che tutto ciò che sarà astrale rappresenterà per lui un’affezione che lo lega al passato involuzionario della sua esperienza.

Il piano astrale oggi è talmente riempito di esseri d’ogni sorta, di forme d’ogni sorta, e le energie manifestate da questi esseri e queste forme sono talmente contaminate dall’esperienza anteriore dell’uomo, che l’uomo dell’avvenire non potrà più servirsi di questo materiale.

Questo materiale sarà riciclato, e ogni proprietà che oggi possiede sarà reinventata, cioè nuove forme saranno create con l’energia della memoria di questo materiale. L’organizzazione materiale del piano astrale sta già venendo scossa nelle sue fondamenta dalle attività di certe grandi anime che lavorano sui piani invisibili e paralleli al nostro mondo materiale. Queste grandi anime conoscono le leggi dei mondi e hanno studiato per un lungo periodo di anni i diversi modi di distribuzione, di diffusione e di riciclaggio necessari alla cessazione della funzione puramente planetaria di questo strato di energia che chiamiamo « l’astrale ».

Uno degli aspetti più curiosi della coscienza astrale, è che in questo mondo o in questo piano, esistono due forme di realtà: una forma che è buona e una forma che è cattiva. Quello che è più straordinario, è che le forme cattive del piano astrale sono le buone, e le forme buone del piano astrale sono le cattive.

Quello che vi dico vi sorprenderà e sorprenderà molte persone, lo capisco, ma guardate questo: se tra voi ci sono quelli che hanno la facoltà di andare in astrale, fate la prova seguente: Innanzitutto, andate in astrale e poi, una volta che sarete abbastanza esperti per restarci per un periodo di tempo sufficiente – come 25 o 30 minuti – mettetevi a gridare il mio nome! Allora, come vi dico, gridate il mio nome in astrale con tutte le vostre forze, e vedrete che il grido del mio nome su quel piano, vi riporterà direttamente e subito nel vostro corpo materiale. Perché? Perché nell’astrale, una persona che grida il mio nome coscientemente riceve automaticamente un’impressione nel suo corpo mentale che la costringe a ritornare nel corpo materiale, in modo da limitare la sua esperienza e non ostacolare la sua evoluzione.

Poiché l’uomo è multidimensionale e lavora su più piani alla volta, ogni uomo che, sul piano materiale, può controllare l’energia della sua sovramente, può anche, sugli altri piani, controllare l’evoluzione degli esseri che vi si trovano. Ed è a causa di questa situazione, di questo potere se volete, che certi uomini aiutano l’evoluzione dell’umanità.

Quando parlo del piano astrale, parlo di un mondo che serve all’uomo finché l’uomo è prigioniero della gravità planetaria, del pianeta in cui evolve, ma quel mondo non serve più all’uomo che è libero dalla gravità planetaria in cui evolve. Questo vuol dire che ogni uomo che può generare in se stesso l’energia della sua coscienza sovramentale, è capace a volontà di ritardare l’evoluzione dinamica degli esseri sul piano astrale, al fine di obbligarli a cessare ogni attività su quel piano. E gli esseri coi quali essi lavorano in questa direzione, fanno automaticamente parte dello stesso gruppo evoluzionario del pianeta al quale quest’uomo è annesso.

E’ molto importante comprendere gli aspetti nascosti dell’evoluzione astrale, e non confondere l’esperienza astrale di cui parlano le persone con l’esperienza dinamica della coscienza astrale di cui certe persone soffrono incoscientemente.

Molte persone credono che il viaggio nell’astrale è un beneficio per l’uomo. In un senso è vero, finché l’uomo possiede un’immaginazione e finché si serve ancora della sua intelligenza per coltivare, sul piano materiale, l’esperienza astrale vissuta. Ma l’uomo non comprende ancora perché queste conoscenze non sono state ancora svelate, che il piano astrale è in realtà un oceano. Un oceano che, sul piano cosmico, ha la stessa funzione che l’oceano può avere sul piano materiale. Ora, la funzione di un oceano nell’universo, è di generare abbastanza forza sul piano in cui si trova per costringere tutti i cicli di evoluzione di quel piano a ritornare un giorno a lui.

E’ lo stesso per l’astrale. L’astrale è fatto in modo tale da costringere tutti gli uomini, senza che essi se ne rendano conto, a ritornare un giorno a una coscienza inferiore. Perché tutte le correnti dell’astrale, tutte le forme dell’astrale, che siano buone o cattive, sono direttamente colpite da quelle che possiamo chiamare « le forze del tempo ». Ora, le forze del tempo sono correnti di energie molto potenti che impediscono all’uomo di penetrare nella luce e lo mantengono prigioniero delle sue illusioni. Notate che le illusioni sono estremamente importanti nella marcia dell’universo, perché possiedono la gravità necessaria per generare sui piani inferiori abbastanza forza per contenere quello che voi chiamate « il tempo umano ».

Ma quando il tempo umano è distrutto, quando la coscienza dell’uomo, divenuta sovramentale, non è più nel tempo, tutte le forze dell’astrale diventano impotenti, e la gravità di questo mondo cessa di essere attiva o piuttosto attiva all’interno del suo spirito. Così che quest’uomo, divenuto libero dal tempo, è passibile di non ritornare mai nell’astrale. Cioè di non morire mai di una morte nera.

Ogni forma d’immortalità nei mondi in evoluzione richiede che gli uomini siano totalmente liberati dalle correnti dell’astrale. E siccome le forze che voi chiamate le forze del male lavorano per il dominio, il mondo dell’astrale, per queste forze, è un mondo, o piuttosto un magazzino, dove trovano tutta la materia necessaria per ritardare la scadenza in cui l’uomo entrerà nella luce, libero del tempo psicologico umano e capace, con le sue proprie forze, di combattere le correnti o le forze che evolvono nel mondo dell’astrale.

E’ evidente che la posta in gioco per il mondo astrale, vista da un punto di vista cosmico, è molto vasta, molto grande, e di grandissima importanza per l’involuzione o l’evoluzione dell’umanità. Siccome gli uomini pensano, non hanno appoggio nella loro mente per cessare tutti i legami con questo piano di energia, si servono di questo piano per fare delle esperienze da cui escono più o meno avvantaggiati, a seconda se pensano in un modo o in un altro.

L’esperienza dell’astrale per l’uomo è stata una fase importante della sua evoluzione perché gli ha permesso di comprendere certe cose riguardo alla natura degli altri mondi. Ma gli altri mondi non sono necessariamente la realtà. Quei mondi fanno parte dell’organizzazione materiale di tutta l’energia decadente nell’universo, creata a partire dal movimento delle intelligenze luciferine negli spazi assoluti.

Quello che l’uomo deve capire, è che l’astrale, benché sia per lui una fonte di esperienza di grande valore, è anche, per lo stesso fatto, una fonte di concatenazioni che può facilmente ridurlo a essere prigioniero del tempo. Ora, se l’uomo deve penetrare la luce, se l’uomo deve essere libero, se l’uomo deve essere capace di servirsi delle energie dell’anima e trasmutare l’energia dei piani a seconda se deve costruire o distruggere, diventa necessaria la sua comprensione mentale, cioè la sua comprensione pura, della funzione di questi piani.

Alcuni mi diranno: « Ma sì, siamo andati nell’astrale, abbiamo fatto il viaggio dell’anima, abbiamo fatto esperienze importantissime, abbiamo visto belle cose »… Sono totalmente d’accordo. Il punto non è lì. Il punto sta nel fatto che il mondo dell’astrale, il piano astrale, la coscienza astrale, qualunque sia la sua virtù, qualunque sia il suo valore o la sua importanza nella vostra vita personale, rappresenta sul piano cosmico, in relazione con le grandi scuole mercuriali, un punto nell’evoluzione del cosmo in cui la materia mentale non utilizzabile doveva finire.

Ora, il piano astrale, il mondo astrale – dategli il nome che volete – è un mondo di rigetto, è un mondo d’imperfezione, e anche le cose, le esperienze più perfette che potreste trovare in quel mondo, fanno parte dei rifiuti, dei detriti che provengono dal piano mentale. E’ un’affermazione categorica che vi faccio, e ve lo dico non per scuotere la vostra fiducia nelle vostre esperienze astrali di alto valore spirituale. Vi riporto semplicemente i fatti così come sono. Il mondo astrale, dal più basso al più alto, rappresenta i detriti del piano mentale.

Quando avrete afferrato questo, potrete sottoporvi ancora, se volete, a un’altra esperienza: ritornate sul piano astrale, restateci per un periodo abbastanza lungo, e contemplate in questo piano quello che per voi è più alto in vibrazione. E in quel momento, domandate al vostro spirito di farvi vedere la luce dell’Est, e vedrete che tutto, nell’astrale in cui siete, sparirà e non resterà più davanti a voi che questa luce dell’Est.

Questo vuol dire due cose. Vuol dire che il piano astrale, che sia bello o meno, rappresenta una dimensione categoriale della realtà mentale. E che questa dimensione categoriale della realtà mentale subisce l’arresto temporale istantaneo appena viene confrontata con la luce di questa categoria mentale.

L’esperienza da trarre qui, è quella che ci permette di riuscire a capire, una volta per tutte, che il mondo astrale è un mondo che può essere dominato dalla luce, solo quando l’uomo è cosciente di questa legge. E quando l’uomo è cosciente di questa legge, la potenza della luce che scaturisce dalla sua mente superiore è talmente grande che il mondo astrale, per lui, cessa temporaneamente di esistere. E se questo mondo cessa di esistere per lui, può cessare per tutta una umanità, può cessare per tutta una razza, per tutto un pianeta, può cessare per tutta una galassia. E quando questo mondo [astrale] cesserà, le forze che si servono di quel mondo per ritardare l’evoluzione dell’uomo, non avranno più influenza sull’uomo. Perché l’uomo stesso sarà già al di fuori di quel piano.

Quando nei seminari vi dico di non credere a niente, è qui, in un caso in cui l’esperienza è inevitabile, che si deve sapere e comprendere quello che vuol dire « non credere a niente ». Occultamente parlando, « non credere a niente » vuol dire non essere mai affetti emotivamente e mentalmente da alcuna forma, qualunque sia la forma. E’ solo quando non sarete più affetti da alcuna forma che potrete, con la più grande facilità del mondo, spostarvi nel mondo mentale e riconoscere gli aspetti più abusivi di tutti i mondi inferiori sulla coscienza dell’uomo.

Ed è a quel punto che comprenderete perché tutte le iniziazioni che portano l’uomo a confrontare la sua realtà interiore con la sua realtà psicologica devono imporgli l’esperienza totale del dubbio e l’esperienza totale dell’isolamento psichico, perché è solo in questa situazione, a questa condizione, che l’uomo è capace di sbarazzarsi una volta per tutte dei legami potentissimi che esistono fra l’astrale e lui.

Quando vedete in astrale delle anime che vanno qui e là, ciò che vedete non è che la memoria di queste anime, non sono le anime stesse. Perché se vedeste le anime stesse, sareste automaticamente costretti a penetrarne i segreti, perché le anime non hanno alcuna barriera fra loro e non hanno alcun segreto fra loro. Allora, se siete nell’astrale e sembra che passino le anime e sembra esserci una individualità, e le persone più o meno si parlano, sappiate una cosa: quello che vedete non sono le anime, quello che vedete è la memoria delle anime.

Quando vedrete realmente un’anima, sarete in quell’anima e quell’anima sarà in voi, farete parte di essa come essa farà parte di voi. Non ci sarà alcuna divisione ed è il miglior modo, è il modo più sicuro di sapere se siamo su un piano o se siamo su un altro. E’ talmente reale quello che vi dico, che se un’anima non avesse il potere di essere in un’altra anima e viceversa, l’amore non esisterebbe nel mondo.

Perché l’amore nel mondo proviene dal fatto che tutte le anime sono create della stessa essenza e condividono lo stesso amore. Cioè tutte le anime condividono lo stesso legame. Ora, se esse condividono tutte lo stesso legame, è evidente che se s’incontrano, devono essere totalmente in una stessa essenza, in una stessa memoria, in una stessa comprensione. Ma l’uomo non ha ancora il potere di discernere fra la memoria dell’anima e l’anima stessa. E siccome l’uomo nuovo avrà il potere di servirsi delle energie dell’anima e di vedere l’anima, è evidente che ogni esperienza astrale per lui sarà impossibile. Perché l’anima non può vivere dell’etere astrale, è obbligata a sostituirsi e questa sostituzione, è la sua memoria.

Nell’esoterismo occidentale e nell’esoterismo orientale filtrano sempre degli errori, perché l’esoterismo sul pianeta terra è una filosofia, una filosofia sperimentale. E ogni filosofia sperimentale proviene dall’esperienza. Ora, l’esperienza non è assoluta ma sempre relativa. Perché ogni esperienza è fatta, vissuta, all’interno di una forma. E’ solo quando l’essere è in uno stato totalmente libero dalla forma che può affrontare la relatività delle esperienze e proiettarle contro una versione pre-esperienziale, pre-personale della realtà.

Fintanto che l’uomo deve apprendere, è soggetto alle leggi dell’esperienza. Finché è obbligato a conformarsi alle forme di questa esperienza, la sua conoscenza ne è afflitta. E’ per questo che dico spesso che la conoscenza è un’illusione. Non perché la conoscenza non è buona, ma perché la conoscenza fa parte del tempo. Mentre il sapere è al di fuori del tempo. Il sapere non appartiene alla forma, è per questo che l’uomo col suo intelletto non può farlo suo.

Tanto la conoscenza è riducibile, quanto il sapere è irriducibile. Se il sapere vuole penetrare il mistero dei misteri, ha la libera volontà di farlo, poiché il sapere è, in sé, il mistero della conoscenza, non nella sua manifestazione, ma nell’origine della sua manifestazione. Ed è all’origine della manifestazione del sapere che ritroviamo tutti i diversi modi di evoluzione della conoscenza. La conoscenza è temporale, il sapere è eterno, non ha tempo, fa parte della luce.

Allora ricordatevi che il piano astrale, finché l’utilizzerete, fa parte di un’esperienza personale. Ma non è da questa esperienza personale che potrete generare in voi l’energia necessaria, la luce necessaria per essere nel sapere. Questo piano vi darà sempre una ragione in più per farne l’esperienza. Questo piano vi darà sempre una ragione in più per conoscerne altri aspetti. Ma non sono questi aspetti o queste esperienze a permettervi di generare abbastanza luce sul piano materiale in cui vivete per comprendere, una volta per tutte, che non c’è niente da comprendere.

E’ nel sapere che sarete in grado di realizzare che i mondi inferiori all’anima sono mondi di cui l’anima si serve per l’evoluzione dell’ego, cioè per l’evoluzione della sua memoria, cioè per la comprensione dinamica dei mondi inferiori alla quale essa non ha diritto che con l’esperienza dell’ego.

L’anima è contemplativa, evolve ma è contemplativa, non cerca di comprendere. L’ego invece non è contemplativo, è progressivo, deve evolvere e la sua evoluzione serve all’anima, perché la memoria che è l’accumulazione di tutte le forme di esperienze, diventa un materiale di costruzione nei mondi della luce. L’esperienza diventa un materiale di costruzione per i mondi inferiori in evoluzione. Ora, qualunque sia la vostra esperienza sul piano astrale, queste esperienze saranno sempre in relazione coi detriti emessi dai piani superiori, che si sono serviti dell’esperienza dell’ego per la costruzione di mondi più avanzati, più perfetti.

Ho dedicato [la registrazione] di questa cassetta a certuni fra voi che s’interessano all’occultismo e s’interessano a queste esperienze sul piano che chiamate l’astrale, in modo da darvi altri punti di riferimento cui tornerò più tardi, man mano che vado avanti con voi nella spiegazione dei misteri.

Allora, quello che dovete sapere riguardo all’astrale sono queste tre cose: innanzitutto, l’astrale è un mondo o un piano che è l’immondezzaio di tutte le forme provenienti dal piano mentale, quelle forme che non servono più sul piano mentale perché sono troppo imperfette. In secondo luogo, l’astrale è una versione immaginosa e irreale del mondo dell’anima. In terzo luogo, questo piano permette all’uomo di avere un più facile accesso, al livello della sua immaginazione e della sua intelligenza materiale, ad aspetti dell’invisibile che gli servono temporaneamente da rifugio nel suo movimento sempre più alto è sempre più avanti nell’evoluzione.

Allora, se andate nell’astrale e vi vengono dati dei piani di lavoro, sappiate una cosa: questi piani di lavoro fanno anche parte della vostra esperienza astrale. I piani sono reali e le vostre attività in relazione con questi piani vi permettono a poco a poco di sviluppare certi legami con delle intelligenze in questi piani. Ma i legami che voi sviluppate con queste intelligenze dovranno un giorno cessare, perché anche queste intelligenze saranno state portate a superare le funzioni del loro compito, per arrivare a realizzare gli attributi più perfetti della coscienza mercuriale, anch’essa in evoluzione.

 

Bernard de Montreal 



 


martedì 15 luglio 2025

Anima, ego, personalità




 

Ora cercherò di farvi comprendere nel modo più semplice possibile i quattro aspetti dell’uomo, le loro relazioni, i meccanismi tra l’ego, la personalità, l’anima e l’Aggiustatore di pensiero, in modo che un giorno possiate cogliere con precisione e vedere facilmente l’azione, l’attività di questi quattro attributi dell’uomo.

Prima di tutto dovete capire che l’ego – quello che chiamate l’“io », il “sé”, quello che le persone cercano di realizzare come il più personale a se stesse -, dunque questa parte dell’uomo cui diamo il nome di « ego », è quella parte che vibra, che sente, che agisce e che reagisce, che ama, che non ama, che piange, che non piange, che odia.

Allora, questa parte di voi dovrà un giorno essere dominata dalle forze dell’anima. Le forze dell’anima sono molto grandi e quando cominciano a penetrare l’ego, l’ego se ne accorge. È come se dietro le attività dell’ego ci fosse un’altra volontà che lui non riesce a controllare. Una volontà che è più forte di lui. È una volontà che alla fine lo porta anche a ribellarsi, talmente è forte.

Ma questa forza, che è la forza dell’anima, un giorno dovrà arrivare a dominare l’ego. Perché è la parte divina dell’uomo. È la parte dell’uomo che non è sotto l’influenza delle forze luciferiche. È la parte dell’uomo che non è sotto l’influenza delle forme. È la parte pura, è il cristallo nell’uomo. L’ego, quando comincia a essere sensibile a queste forze, spesso lo trova difficile, spesso soffre, spesso è infelice, perché ha una resistenza automatica a queste forze. E’ normale.

Ma le forze dell’anima, quando cominciano a penetrare, penetrano sempre di più. Così che, alla fine, l’ego è sempre più illuminato da queste energie. Ma l’ego deve capire cosa sta succedendo, deve poter valutare cosa sta accadendo psicologicamente dentro di lui, quando le forze dell’anima iniziano a penetrare e a trasformarlo.

Cos’è che spiega all’ego cosa sta accadendo? È l’Aggiustatore di pensiero. Ma l’ego non sa che quando pensa, è l’Aggiustatore di pensiero che pensa dietro di lui. Perché l’ego ha l’illusione che, quando pensa, è lui a pensare. L’ego è centrato su se stesso.

Quindi, all’improvviso, le forze dell’anima cominciano a penetrare. C’è allora un bisogno di orientamento, un bisogno di sapere cosa sta succedendo, e c’è un essere che può spiegargli cosa sta succedendo in lui, ed è l’Aggiustatore di pensiero. A quel punto, è molto importante che l’ego capisca che quando pensa – qualunque cosa pensi – c’è sempre l’Aggiustatore di pensiero, dietro di lui, a pensare.

Ma poiché l’ego non è ancora arrivato, all’inizio, a un alto livello di fusione con l’Aggiustatore di pensiero, i suoi pensieri non sono giusti, i suoi pensieri non sono precisi, i suoi pensieri sono disarmonizzati. Perché i suoi pensieri sono contaminati da ogni tipo di pensiero che esiste nel piano mentale dell’uomo e che proviene da ogni dove.

L’ego si è abituato per anni a pensare coi pensieri di tutti. E i pensieri di tutti sono divenuti il suo centro di riflessione, invece di avere, lui, il suo proprio centro di percezione. Capite?
Invece di pensare correttamente, in altre parole, i suoi pensieri, invece di essere direttamente legati alla vibrazione emessa dalla Mente dell’Aggiustatore di pensiero – che chiamiamo Supermente – i suoi pensieri son pensieri che provengono dal suo contatto esperienziale, dalla sua attività mentale coi libri, con le comunicazioni tra lui e altre persone, così che, giunto a un certo momento della sua vita, l’ego non pensa più i suoi pensieri, cioè i pensieri – l’energia originaria che proviene dall’Aggiustatore di pensiero e che cerca di imprimersi nella mente dell’essere umano – sono completamente inefficaci, perché l’ego ha accumulato materiale un po’ dappertutto, in tutte le salse, e poi, dopo un certo numero di anni, questo materiale ha completamente coperto lo sfondo, cioè il suo contatto naturale con l’Aggiustatore di pensiero.

Non chiedetevi perché, alla vostra età, è assolutamente impossibile per voi, in generale, poter comunicare col vostro Aggiustatore di pensiero, avere una comunicazione telepatica naturale, informativa e intelligente.

Allora la situazione dell’ego è quella di una naturale involuzione, perché a un certo punto della sua vita non è più in grado di sapere. È in grado di apprendere delle conoscenze perché ha una memoria, ma non è più capace di sapere, perché per sapere bisogna essere in contatto con l’Aggiustatore di pensiero.

Dunque, immaginate che le persone incontrino qualcuno che spieghi loro come funziona, e volessero naturalmente che il lavoro che è stato fatto per anni per tagliare il ponte tra l’ego e l’Aggiustatore di pensiero venga risolto per loro, all’improvviso, d’un sol colpo. Lasciate che vi dica che se fosse risolto tutto d’un sol colpo, non sareste in grado di sopportarlo, crollereste e vi farebbero presto entrare in manicomio.

L’Aggiustatore di pensiero conosce, capisce e sa come funziona. Sa che il lavoro deve essere fatto gradualmente, nel corso degli anni a venire, fino al giorno in cui il contatto tra voi, tra il vostro ego e lui, sarà ristabilito, e allora tutto ricomincia a uno stato normale.
Allora l’ego deve capire una cosa. Deve capire che i suoi pensieri non sono i suoi pensieri. Dietro ogni forma di pensiero, buono o cattivo che sia, c’è sempre l’energia dell’Aggiustatore di pensiero.

Se l’ego capisce – che il pensiero sia buono o cattivo – che dietro quel pensiero c’è sempre l’energia dell’Aggiustatore di pensiero, impara allora una cosa estremamente importante: non deve mai prendere sul serio i suoi pensieri, buoni o cattivi che siano. In altre parole, non deve mai prendere su di sé i propri pensieri. Deve sperimentarli, i suoi pensieri. Deve ascoltarli, i suoi pensieri. E a poco a poco, decentrandosi dai suoi pensieri, permetterà all’Aggiustatore di pensiero di cambiare la polarità del suo corpo mentale, così che, col tempo, i pensieri negativi e i pensieri positivi, in altre parole, la polarità del corpo mentale, che risulta dalla natura stessa della forma, sarà distrutta.

Così, nel corpo mentale, non ci sarà più positivo e non ci sarà più negativo, ci sarà semplicemente della coscienza pura. A quel punto, l’ego può respirare. Perché in quel momento tutto ciò che accade nel corpo mentale è totalmente pre-personale, cioè, tutto ciò che accade nella sua mente è cosmico e attraversa la mente per illuminarla. Quindi l’ego, a questo punto della sua evoluzione, non ha più problemi psicologici, perché non è più invischiato nel bene e nel male, non ha più problemi filosofici perché non è più affascinato dalla ricerca della Verità, è semplicemente in comunicazione vibratoria con l’energia dell’Aggiustatore di pensiero che lo istruisce e gli fa capire ciò che ha bisogno di capire. A quel punto, la vita per l’ego è estremamente semplice. Il sapere è installato, la folle corsa alla verità e alla conoscenza è cessata e l’ego comincia a vivere.

Ma c’è un’altra faccenda con l’ego: è che c’è una personalità. La sua personalità non è sempre un dono. Perché come l’anima deve dominare l’ego, l’ego deve arrivare a dominare la sua personalità. Allora che cos’è questa famosa personalità?

La personalità è il colore dell’ego proiettato nella materia. È il colore dell’ego, il colore che l’ego assume quando, a causa del suo corpo materiale, il suo corpo fisico, è costretto a subire influenze materiali esterne. L’ego non è sempre in grado di apprezzare la personalità materiale, perché la personalità materiale è stata creata per ragioni molto particolari, direttamente legate all’evoluzione dell’ego.

Se avete un ego in un corpo fisico, e al corpo fisico manca una gamba, è tutto storto, non è bello, allora l’ego non ha lo stesso rapporto con la sua personalità come se il suo corpo fisico fosse bello, alto, con begli occhi azzurri e bei capelli biondi. Quindi il rapporto tra l’ego e la personalità può essere molto difficile.

Ma se l’ego viene illuminato dall’energia dell’anima, ed è istruito dall’Aggiustatore di pensiero, allora l’aspetto fisico del mondo, l’aspetto fisico del suo proprio mondo, della sua manifestazione nel mondo, che è la sua personalità, diventa meno importante, ne soffre meno.

L’ego deve arrivare a non soffrire della sua personalità. L’ego deve arrivare a prendere la sua personalità così com’è e a sentirsi bene nella sua personalità. Ma perché stia bene con la sua personalità, l’ego deve sapere cosa succede nella sua propria realtà. Allora, se l’ego è ben dominato dall’anima, ben istruito dall’Aggiustatore di pensiero, allora la personalità seguirà, e l’ego gradualmente dominerà la personalità, così che la personalità non avrà più un’influenza depressiva su di lui, e ci sarà una comunicazione diretta, si sarà formato un asse, un asse unitario fra l’anima, l’ego e la personalità, e con l’Aggiustatore di pensiero che istruisce l’ego. E a quel punto l’ego fa una vita, vive una vita a livello di se stesso che è reale, e in relazione con la personalità che diventa il supporto della sua attività creativa, invece di essere la palla di cannone da sparare per tutta una vita.

È quindi molto importante che le persone comprendano, innanzitutto, la relazione tra l’anima e l’ego e l’Aggiustatore di pensiero e l’ego. Quando avrete compreso, quando avrete sentito le vibrazioni dell’anima, quando avrete inteso nella vostra mente, quando potrete comunicare nella vostra mente con l’Aggiustatore di pensiero, quando avrete realizzato che i vostri pensieri non sono i vostri pensieri, in altre parole non sono i pensieri dell’ego, allora sarà facile per voi risolvere il problema delle vostre personalità. Non occupatevi delle vostre personalità, lasciatele fare. Le vostre personalità si risolveranno da sole.

Quello che è più importante per voi è comprendere il fenomeno dei vostri pensieri, lasciare che i pensieri passino nella vostra testa, ascoltare i vostri pensieri, non attaccarvi alla polarità dei vostri pensieri, rendervi conto che i vostri pensieri sono un’energia che proviene dall’Aggiustatore e che lui, a poco a poco, si organizzerà per cambiarli e renderli sempre più impersonali. Così un giorno realizzerete concretamente che c’è qualcuno che vi parla, che c’è un’intelligenza che comunica con voi, che c’è un’intelligenza che cerca di farvi capire qualcosa. E a quel punto, l’energia dell’anima che penetrerà il vostro ego, l’Aggiustatore di pensiero che cercherà di istruirvi, faranno sparire completamente lo squilibrio che esiste tra voi – il vostro ego – e la vostra personalità. Non preoccupatevi della vostra personalità: si sistemerà da sola.

È a livello del vostro ego che soffrirete. È a livello del vostro ego che troverete questo difficile. Se il vostro ego riesce ad assestarsi, se il vostro ego riesce a lasciar passare l’energia dell’anima, se il vostro ego impara a capire i suoi pensieri e a distaccarsi dai suoi pensieri, se il vostro ego impara a smettere di analizzarsi, che è il suo grande attaccamento ai suoi pensieri, allora tutto il resto, la vostra personalità che è semplicemente il veicolo dell’ego come l’ego è il veicolo dell’anima, si assesterà.

Ci sono alcuni tra voi che hanno paura a livello del loro ego, o che soffrono a livello del loro ego, di essere influenzati da forze negative. Ce ne sono che vengono influenzati da forze negative, ci sono cioè altri ego morti che cercano di influenzarli.

Beh, ascoltatemi bene: se imparate a non attaccarvi ai vostri pensieri, queste forze alla fine non avranno più alcun potere sul vostro ego, perché si renderanno conto che il vostro ego ha capito una cosa, cioè di non attaccarsi alla forma dei pensieri di cui esse si servono per crearvi tensioni.
Ecco perché vi dico: che siate attaccati a forme positive o negative, è la stessa cosa.

L’importante per voi è capire finalmente che non dovete essere attaccati a nulla nella vostra mente, né alle forme positive né a quelle negative. Lasciare che i pensieri passino fino al giorno in cui questi pensieri a poco a poco cambieranno e si trasformeranno perché, non attaccandovi ad essi, l’Aggiustatore di pensiero potrà riempire la vostra mente con un’altra energia, così che alla fine né il negativo né il positivo vi potranno colpire. La chiave, lì dentro, è non attaccarvi ai vostri pensieri.

Allora, non è subito che quei pensieri negativi smetteranno di assillarvi, si farà gradualmente, ma deve avvenire perché la legge, la legge dei pensieri, è una legge molto, molto universale. È così che funziona. Ma finché sarete attaccati ai vostri pensieri, darete allora a queste intelligenze negative, che si servono di forme-pensiero negative, tutto il gioco possibile per crearvi problemi.

Sulla Terra, attualmente, nel nostro tempo, si sta verificando un fenomeno che è oltre la comprensione di tutti: è che l’umanità sta ricevendo nella sua mente inferiore energie di vibrazione molto alta. E le persone che soffrono maggiormente di queste energie sono le più evolute, le più sensibili. Alcune di queste persone non saranno in grado di subire la penetrazione di queste energie. Alcuni perfino si suicideranno, altri crolleranno. Ecco perché il tasso di suicidi, il tasso di malattie mentali, aumenta ogni giorno, soprattutto nel mondo industrializzato, nelle grandi città.

Ma fra questi uomini e queste donne che ricevono queste energie ad alta vibrazione, ce ne sono che possono assorbirle. E queste energie trasformeranno la loro vita interiore, totalmente. Ma questi esseri umani devono avere informazione, devono capire cosa sta succedendo, per poter assorbire queste energie e permettere che esse diventino una risorsa per loro invece di una perdita. Allora, voi vi trovate in questa situazione. Fate parte di questi uomini e queste donne che ricevono queste energie, ma avete un’opportunità speciale che vi permette di comprendere cosa sta succedendo.

L’ego è come un cacciatore che si trova sempre alle prese con due conigli, ma ne insegue solo uno. L’ego insegue sempre il coniglio della conoscenza, non vede quello del sapere. Vi dico che ci sono due conigli. C’è il coniglio del sapere e c’è il coniglio della conoscenza. E il coniglio del sapere è più importante del coniglio della conoscenza. Un giorno dovrete capirlo. E alcuni di voi sono molto più interessati al coniglio della conoscenza che al coniglio del sapere, perché alcuni di voi sono andati molto lontano nella ricerca della conoscenza. È il vostro ego che cerca quel coniglio!

Vi dirò una cosa: col tempo, il vostro ego capirà che il coniglio del sapere è il vostro contatto con l’Aggiustatore di pensiero. Il coniglio della conoscenza fa parte dei vostri desideri personali, del desiderio del vostro ego di accumulare forme-pensiero sempre più interessanti, per perfezionare quello che lui crede essere l’aspetto ultimo dell’evoluzione. Ma lasciate che vi dica una cosa: vi state mettendo le dita negli occhi. Non c’è nulla lì, legato alla conoscenza, perché il sapere contiene la conoscenza.

Il sapere è nella relazione totale tra il vostro ego e la vostra anima. È la vostra anima che sa, il vostro ego cerca di capire, ma la vostra anima sa, e quando ci sarà un legame molto stretto tra il vostro ego e la vostra anima, a quel punto il vostro ego sarà nel sapere. E a quel punto sarete totalmente individualizzati, totalmente autonomi. Sarete esseri che non avranno più bisogno di sostegno all’esterno di voi stessi. Allora, vi sentirete bene con voi stessi. Pensateci bene alla faccenda dell’inseguimento dei due conigli! Cambiate un po’ la vostra visione e rendetevi conto che il coniglio della conoscenza è un’illusione, una bella illusione, una grande illusione. D’altra parte, quel coniglio fa parte della vostra evoluzione.

Ma io vi dico e so che c’è un altro coniglio che non vedete. E questo coniglio, che è il coniglio del sapere, è quello che alla fine dovete conoscere. E vi dico come fare per arrivare a conoscerlo.
Nel corso dei cambiamenti, delle trasformazioni che si opereranno in voi, che vi porteranno alla coscienza, vi renderete conto che ciò che voi volete non è necessariamente quello che vogliono “loro” in alto. Ed è quello che loro, in alto, vogliono che è importante. Perché ciò che loro vogliono è perfetto. E ciò che vogliono è necessario alla trasmutazione del vostro ego.

Quello che allora si produrrà è che si svilupperà una battaglia tra il vostro ego e quello che vogliono loro in alto. E da questa lotta, il vostro ego svilupperà una sorta di potere, una sorta di volontà. Una volontà che non avete mai conosciuto. Una volontà che è basata sull’energia dell’anima. E questa volontà diventerà sempre più grande. Così che un giorno, quando la coscienza sarà ben installata in voi, la volontà del vostro ego sarà la stessa di quella di loro in alto. Cosicché ci sarà un equilibrio, un’unità, un legame.

Ma da qui ad allora, quello che voi volete e quello che vogliono loro in alto sono due mondi diversi, capirete cosa intendo. D’altronde fra voi c’è già chi ha capito cosa intendo.
Quindi rendetevi conto che questo conflitto tra il vostro ego e loro è un conflitto che deriva dal lavoro che loro stanno facendo sul vostro ego per cambiare le vibrazioni del vostro corpo mentale, per cambiare le vibrazioni del vostro corpo emotivo, per cambiare le vibrazioni del vostro corpo eterico e per cambiare le vibrazioni del vostro corpo fisico. Si tratta dunque di un lavoro approfondito.

Allora, se voi volete qualcosa e loro vogliono altra cosa, vinceranno loro. Perché loro sono la Forza. E a poco a poco, quando il vostro ego diventerà sempre più grande, cioè sempre più perfetto nella loro luce, quando il vostro ego capirà sempre di più la sua relazione con loro, quando il vostro ego si riempirà sempre di più dell’energia dell’anima che è la sede della vostra volontà reale, a quel punto il vostro ego avrà una volontà, sarà una potenza.

E’ a quel punto che il vostro ego potrà controllare il suo destino. Ma prima che possiate servirvi di questa energia, di questa energia dell’anima, loro dovranno ripulire il vostro ego, metterlo in lavatrice. E il passaggio in lavatrice del vostro ego sarete voi, il vostro ego, a viverlo, e questa è la vostra sofferenza.

Se comprendete il meccanismo della sofferenza, se comprendete che la sofferenza è il risultato del contatto tra il vostro ego e forze vibratorie di luce molto grandi che cercano di penetrare il vostro ego, di trasformarlo, di portarlo al suo giusto colore, al suo colore naturale, allora imparerete a non prendere sul serio il vostro ego. Ed è sottile questo, sembrano solo parole: non prendere sul serio il vostro ego.

Ma un giorno capirete che non prendere sul serio il vostro ego è uno stato mentale. E quando non si prende sul serio il proprio ego non si prende nulla sul serio. E quando non si prende nulla sul serio, non si soffre di nulla. È proprio lì che loro vi agganceranno. Perché si impara gradualmente a non prendersi sul serio. È gradualmente che l’ego comincia a capire il gioco che esiste tra lui e loro.

Sono le forze di luce che gestiscono l’universo. Allora, quando l’ego comincia a capire che tutto è un gioco tra lui e loro, per portare l’uomo a un alto livello di risonanza vibratoria con le forze di luce, a quel punto l’ego sta bene. È allora che la vita è facile, che la vita è semplice.

Ma vi capisco se mi dite: « Sì, ma ne ho le scatole piene ». Vi capisco! Se mi dite: « Sono stufo di soffrire », vi capisco! Perché ci sono passato anch’io, l’ho vissuto. Ma quello che succede è che quando siete arrivati a un punto in cui ne avete davvero le scatole piene, quando siete davvero stufi della sofferenza, quello che succede allora è che fate discendere l’energia dell’anima nella vostra mente, e lì attivate la vostra volontà. E lasciatemi dire che funziona! Ma finché non siete in grado di far discendere questa energia dell’anima nella vostra mente, non siete capaci di farla finita con quella situazione.

E quando avete imparato a metter fine a quella situazione con l’energia dell’anima, e non con ciò che proviene dalla reazione dell’ego a una situazione esterna, dico farla finita facendo discendere l’energia dell’anima nella vostra mente e prendere quell’energia per agire, finché non sarete in grado di fare questo, sarete automaticamente soggetti a subire colpi da tutti i lati.
Un giorno capirete esattamente cosa voglio dire. E allora non potrete più soffrire per niente, subire situazioni esterne per niente, poiché il vostro ego si prende sul serio!

E quando il vostro ego sarà potente, quando sarà al potere perché riempito delle energie dell’anima, e avrà l’intelligenza di agire grazie al suo contatto con l’Aggiustatore di pensiero, lasciatemi dire che quando prenderete una decisione, questa sarà presa, e sarà presa sempre in relazione alle leggi dell’evoluzione, per l’evoluzione dell’uomo, per l’evoluzione della società e per il benessere delle vostre personalità, dei vostri corpi e delle vostre anime. In altre parole, per il benessere di voi stessi.

Notate bene una cosa, che vi ripeto: quello che loro stanno facendo nel loro lavoro di penetrazione per trasmutare i vostri corpi, non è quello che voi, a livello dei vostri piccoli ego, necessariamente vorrete. E questo è normale, assolutamente normale.

Non siete più lì, a uno stadio di ricerca della conoscenza. È facile cercare la conoscenza: andate a trovare un maestro, lui vi dice belle cose, è divertente, funziona, leggete bei libri, è divertente, funziona. Qui non è più spiritualità, non siete più in una fase di spiritualità, siete in una fase di trasformazione dei corpi, dove lo stadio della spiritualità è già in via di superamento. Da qui è la Realtà, e la Realtà è più grande della spiritualità. La Realtà è una situazione di energia tra un piano materiale e piani invisibili.

E ricordate una cosa: non esistono due persone uguali. Il modo in cui loro operano con uno di voi, e il modo in cui operano con un altro, e un altro, e un altro ancora, è diverso. Non ci sono due esseri uguali, non ce ne sono due. Se loro operano in un certo modo con una persona, questa è la sua esperienza, voi occupatevi della vostra.

Alcuni tendono sempre a confrontarsi con gli altri, non confrontatevi con gli altri. Vivete la vostra esperienza all’interno della vostra esperienza. Non occupatevi delle esperienze degli altri. Quando parlo, sono obbligato a parlare in generale, parlo per tutti. Ma quando cercate di capire quello che dico, comprendetelo all’interno della vostra propria esperienza. D’altronde, quello che dico va bene per tutti, ma in modo diverso per ognuno.

Io vi amo perché non posso fare altrimenti. Sono fatto così, ho questa specie di coscienza. Ma voi, organizzatevi per apprezzarvi a vicenda. Rendetevi conto che nessuno di voi ha il diritto di ritenersi o credersi più evoluto degli altri, perché la Coscienza è universale: è universale la Coscienza!

Che siate semplici o ben istruiti nell’esoterismo, alla Coscienza non importa nulla. Quindi fate bene attenzione. Ci sono alcuni di voi che sembrano essere piuttosto semplici, che non sembrano fare molte domande, che non sembrano avere questo tipo di intelligenza: fate attenzione, la Coscienza è universale! Organizzatevi per apprezzarvi a vicenda e guardare oltre il vostro ombelico. Perché loro in alto vi guardano.

E vi organizzeranno il quadrante per farvi diventare universali! Cioè, per poter avere relazioni di coscienza, soprattutto con le persone in via di penetrazione di coscienza. Perché per loro in alto questa faccenda è un grande club, è una gran cosa in ogni paese del mondo. Tutti gli esseri umani che entrano nella coscienza devono un giorno essere di questa stessa coscienza.

Quindi ascoltatemi bene, imparate ad apprezzarvi a vicenda. Capisco che forse non siete ancora capaci di amarvi tutti in modo cosciente. Perché siete ancora troppo nella luce del vostro ego, e il vostro ego sta ancora lottando con se stesso, cercando di uscire dalle sue nebbie. Ma rendetevi conto che il più piccolo tra voi è importante quanto il ragazzo accanto a voi. Fate attenzione a questo. E’ importante l’amore. Non parlo di amore spirituale, ma di coscienza, che è amore.

 

Bernard de Montreal 

venerdì 11 luglio 2025

IL VELO DELL'EGO


 

Il velo dell’ego separa l’essere umano dalla sua intelligenza reale. Che cos’è questo velo? Di cosa è fatto? Perché esiste nell’uomo?

Sono tutte domande importanti che devono trovare risposta perché nasca una nuova psicologia dell’essere. L’essere umano incosciente non è consapevole del velo dell’ego, perché la sua coscienza non è ancora nell’intelligenza di se stessa. Di conseguenza, questa coscienza è vissuta al di fuori dell’intelligenza reale, nel senso che l’uomo incosciente vive la sua coscienza solo in funzione delle altre coscienze che lo circondano nel mondo.

Affinché l’essere umano viva la sua coscienza in funzione di se stesso, deve prima essere nell’intelligenza di questa coscienza e poi, man mano che questa intelligenza cresce in lui, l’intelligenza della sua coscienza comincia a risvegliare in lui certe possibilità che creano, nella coscienza che si risveglia, un quadro più o meno preciso di sé. Questo quadro, questa visione, costituisce il contorno del velo dell’ego. Il velo dell’ego è il contorno della sua coscienza, cioè il livello della sua coscienza, cioè il potere relativo della sua coscienza, cioè la chiarezza relativa dell’intelligenza in lui. Ora, il velo dell’ego è composto da energia emotiva e da energia mentale, e queste due energie, mescolate, creano un velo più o meno denso intorno all’ego. E questa densità colora in misura maggiore o minore la sua reale intelligenza.

Il velo dell’ego causa la sofferenza incosciente dell’uomo. La sofferenza cosciente dell’ego è l’unica forza che può squarciare questo velo e liberare l’ego, cioè restituirgli il suo spirito. Lo spirito dell’uomo è la sua intelligenza reale e l’ego è il canale di questa intelligenza. Affinché l’uomo possa beneficiare del suo spirito, l’ego deve essere in grado di rendersi conto del velo che lo circonda. Questo velo è costituito dal perispirito ma anche dal legame tra il perispirito e lo spirito. Il perispirito dell’uomo non può esistere senza il sostegno dello spirito. E lo spirito non può manifestarsi senza il sostegno del perispirito, perché le due realtà sono congiunte, cioè lo spirito dell’uomo diventa più grande quando il perispirito, o le basse vibrazioni dello spirito, sono scomparse dalla coscienza dell’ego.

Non si tratta di cercare di capire questo, ma di rendersi conto di ciò che questo può indicare nell’esperienza. Per esempio, non appena si presenta una situazione difficile nella vita, la prima reazione dell’uomo è quella di bloccarsi nell’esperienza o di esplodere nell’esperienza. Se l’uomo si blocca, è perché riceve uno shock vibratorio nel corpo emotivo e questo shock può paralizzare la sua intelligenza, perché tutta la sofferenza sarà presente e percepita a questo livello. D’altra parte, se l’uomo esplode nell’esperienza, è perché la sofferenza è presente contemporaneamente nel corpo emotivo e in quello mentale, quindi la sua reazione sarà violenta, esplosiva, perché la mente alimenterà il corpo emotivo. Allora diciamo che nel primo caso, in cui l’uomo è bloccato dallo shock, il suo perispirito è indebolito e, quando diventa esplosivo, il suo perispirito è rafforzato. Ma in entrambi i casi lo spirito, o l’intelligenza reale, diventa prigioniero del perispirito, perché quest’ultimo controlla l’energia dell’uomo su entrambi i piani: emotivo e mentale.

Il velo dell’ego è allora denso e l’intelligenza reale non può penetrarlo, perché la vibrazione dello spirito è troppo sottile e non c’è abbastanza calma vibratoria sui due piani dell’essere umano. Quando l’uomo si coscientizza e impara sempre più a non prendersi sul serio, il perispirito diventa sempre più sottomesso al potere dello spirito nell’uomo, e il velo diventa gradualmente più diafano, meno opaco, e l’uomo comincia a scoprire che può funzionare benissimo anche nelle situazioni più difficili, quelle che possono colpirlo più emotivamente e mentalmente.

Quando l’ego comincia a rendersi conto e a prendere coscienza della densità del suo velo, comincia a realizzare una maggiore padronanza della sua energia. E da questa consapevolezza della padronanza, il potere della sua mente cresce finché un giorno la mente è così potente in lui, che per la prima volta il perispirito serve la mente dell’uomo. Inizia allora la discesa del potere dell’energia sulla Terra.

La consapevolezza del velo dell’ego richiede che l’essere umano abbia superato l’incoscienza psicologica. Una volta superata l’incoscienza psicologica, egli comincia a comprendere che esiste davvero un velo sulla coscienza egoica e che questo velo diventa sempre più chiaro man mano che l’intelligenza reale si fa sentire in lui.

Perché il velo? Perché l’ego può essere libero solo nella misura in cui l’intelligenza reale perfora lo spesso strato del perispirito.

Perché il velo? Perché senza questo velo l’ego non avrebbe sviluppato l’esperienza necessaria affinché l’anima si arricchisca e, a sua volta, l’ego possa beneficiare dell’esperienza accumulata.

Ma quando l’anima e l’ego hanno raggiunto un livello sufficiente di evoluzione e di esperienza, questo velo può cadere, perché l’esperienza dell’anima, e il suo effetto sull’ego, deve essere sostituita dall’intelligenza reale, cioè dal legame tra il mortale e l’aggiustatore di pensiero. Questo legame diventa la nuova intelligenza dell’essere umano e lo prepara a una nuova tappa evolutiva.

Il velo dell’ego è un supporto psicologico, cioè mentale ed emotivo, finché l’ego è incosciente. Quando [l’ego] si coscientizza, questo velo perde la sua funzione e la sua necessità e l’ego deve sbarazzarsene o non esserne influenzato. Ma la perdita di questo velo si fa solo man mano che l’ego può vivere le sue esperienze senza doverle ricordare, cioè senza averne bisogno per essere intelligente.

L’ego ha bisogno di esperienze per essere intelligente, ha bisogno di vivere del velo, perché è il velo che gli permette di vivere sperimentalmente, cioè esperienzialmente. Quando non vive più in modo esperienziale, il velo si lacera, si dissolve, e l’ego diventa libero, cioè comprende sul momento la portata di ogni azione.

Il velo dell’ego mantiene l’impressione che l’uomo ha di essere. Il velo gli dà l’impressione di essere, ma questa impressione è falsa, perché l’uomo non può essere finché ha questo velo. Essere significa infatti avere in sé il potere dell’intelligenza. Essere significa avere accesso all’invisibile. Essere significa non essere dominati da alcuna condizione di vita. Essere significa tutto ciò che l’uomo incosciente non è.

Così il velo dell’ego conferma l’uomo nel suo stato di sottomissione mortale. Quando l’uomo diventa cosciente, scopre l’esistenza di questo velo e si rende conto della sua sottigliezza e della sua realtà. Non appena la coscienza telepatica si installa in lui, il velo comincia a ritirarsi un po’. Ma non sarà la sua coscienza telepatica a farlo sparire, bensì la sua capacità di vedere oltre le sue illusioni, man mano che la sua coscienza telepatica si aggiusta.

Come, in passato, il velo era la misura della sua incoscienza, così, quando scompare, diventa la misura del suo avvicinarsi all’etere. Quando l’uomo ha accesso all’eterico, il velo non c’è più e l’essere umano è completo, cioè vive un’altra vita.

Il velo dell’ego all’inizio è pari alla sua incapacità di vivere il suo interesse vitale. Quando l’ego è nel suo interesse vitale, il velo è già molto più diafano, più chiaro. Già la vita non è più la stessa, ma il velo non è ancora scomparso del tutto. L’essere umano non ha alcun controllo sul velo del suo ego ed è per questo che soffre. Ma la sua sofferenza diminuisce mentre egli progredisce nell’intelligenza, perché l’intelligenza reale è il coltello che taglia il velo. Ma l’intelligenza può tagliare solo la parte mentale ed emotiva del velo. Quando questo è già fatto, terminato, l’ego è più vicino all’etere.

Il velo dell’ego è impregnato di tutte le impressioni che la vita crea in esso. E queste impressioni devono essere sempre più sotto lo sguardo della coscienza crescente dell’ego, se non vuole avere l’impressione di retrocedere nella sua evoluzione verso la coscienza pura. Quando l’ego ha l’impressione di retrocedere, di non avanzare, è perché il velo non è ancora sufficientemente sensibile all’energia dell’etere, cioè alla pura coscienza dell’essere umano. Affinché l’uomo senta che sta avanzando, deve essere in grado di realizzare se stesso sempre più al di fuori della mente inferiore e dell’emotività.

Il velo dell’ego, infatti, si fa sentire alla minima impressione soggettiva che possa manifestarsi su questi due piani inferiori dell’essere umano. Da qui l’impressione di non progredire, di non evolvere. Se consideriamo che il velo dell’ego è l’ego incosciente fino a pochi gradi, è facile rendersi conto che molte impressioni sono depositate in esso per fargli riconoscere fino a che punto è ancora incosciente o fino a che punto la sua coscienza non è totale, ma ancora condizionata da impressioni mentali ed emotive.

Il velo dell’ego trasmette all’uomo impressioni che egli ha già ricevuto; questo è ciò che chiamiamo “il fenomeno della memoria soggettiva”. È il velo dell’ego che mantiene viva questa memoria soggettiva e crea nell’uomo una falsa coscienza.

Affinché l’essere umano possa esprimere la sua realtà fondamentale, è necessario che il velo diventi chiaro a tal punto che egli non senta alcuna differenza tra ciò che fa e l’intelligenza di ciò che fa. Così che la sua azione, la sua vita, sia un’espressione completa e sempre più perfetta della sua intelligenza reale e sempre meno della sua memoria emotiva e mentale.

Finché l’ego vive la sua vita al di fuori di sé, cioè in funzione del suo velo, non ha mai l’impressione di essere reale, cioè non ha mai l’impressione di essere espressione della sua intelligenza reale. Sente sempre uno strato di coscienza non perfetto, e questa sensazione fa parte del velo.

Affinché il velo diminuisca, deve imparare a riconoscere il suo effetto sulla sua vita, in modo da diventare sempre più consapevole della sua imperfezione. La realizzazione della sua imperfezione lo rende consapevole dell’imperfezione della sua intelligenza. Questa presa di coscienza gli creerà una sorta di sofferenza che lo condurrà sempre più verso il centro di se stesso, dove il velo non esiste più.

Esiste una relazione tra il velo dell’ego e il suo interesse vitale. Finché l’ego non ha riconosciuto il suo interesse vitale, il velo esiste in lui. Infatti, la proprietà del velo è quella di nascondergli la stretta relazione tra la sua coscienza creativa e attiva e la sua intelligenza reale. Finché il velo circonda l’ego, la sua intelligenza reale è trattenuta nella sua piena misura e, a causa di questa limitazione, la coscienza dell’ego non può esprimersi secondo questa intelligenza reale o la piena misura di questa. L’interesse vitale coincide con l’intelligenza reale messa a disposizione dell’essere umano. Ora, il velo dell’ego ostruisce il passaggio di questa energia e, finché l’interesse vitale non si realizza, l’essere umano non può stare perfettamente nella sua pelle.

Se il velo è troppo denso, la vita vissuta nell’incoscienza non potrà perfezionarsi, cioè adeguarsi alla sua vera controparte. E i corpi sottili dell’uomo, di cui quello mentale e quello astrale, non saranno in grado di servirlo, cioè egli non avrà la capacità emotiva o mentale di estrarre dalla vita l’energia di cui ha bisogno, per adattarla alla propria misura. Quindi la misura della vita sarà sempre più corta di quanto lui voglia estenderla.

Il velo dell’ego esprime sempre il piccolo uomo. Ora, questo piccolo uomo è colui che si interroga sulla vita. Finché l’uomo è piccolo, è costretto a interrogarsi sulla vita, perché la sua intelligenza è piccola. Il grande uomo non si interroga più, perché il velo è scomparso ed è lui che detta, a causa della sua intelligenza reale, quello che deve vivere e come deve viverlo. Ma affinché questa chiarezza di vita si manifesti nell’uomo, egli non deve più essere velato nella sua intelligenza o le sue emozioni.

Il piccolo uomo è colui che non può ancora esplodere nella vita, costringerla a scorrere nella direzione che vede e vuole. Finché il velo del suo ego non viene percepito, gli è impossibile applicare la sua volontà e la sua intelligenza reale per accumulare, per sé e in sé, tutte le opportunità e tutte le occasioni di cui ha e avrà bisogno per formare il quadro della vita che vuole vivere. E se non può formare il quadro della vita che vuole vivere, sarà costretto a essere una pedina della vita e a rimanere un piccolo uomo, cioè una creatura.

Il velo dell’ego è simile a due forze principali nell’uomo: l’interesse personale e il gusto personale contro l’interesse vitale e l’intelligenza pura. Ora, queste due forze costituiscono i due poli su cui è appeso il velo egoico. Questi due poli sono molto potenti nell’uomo, perché uno rappresenta tutto il materiale mentale e l’altro tutto il materiale emotivo dell’ego, così che la riduzione di queste due forze nell’uomo squilibra temporaneamente l’ego, ed è questo squilibrio che egli teme e non comprende, da cui la sua sofferenza, la sua inquietudine, eccetera, eccetera.

Ma il velo dell’ego non può coesistere con l’interesse vitale e l’intelligenza pura. Perciò ogni sviluppo della coscienza vibratoria dell’ego deve diminuire il potere soggettivo e illusorio di queste due forze, sostituendolo con il potere vibratorio della coscienza reale, che deve essere intelligenza reale, e fissata in un’attività di vita reale, o interesse vitale. Se consideriamo che l’uomo passa dall’incoscienza alla coscienza, all’intelligenza reale, vediamo che la coscienza è un periodo intermedio tra l’incoscienza e l’intelligenza reale. Così, la coscienza è lo stadio che permette all’uomo di rendersi sempre più conto del velo del suo ego, ma questo stadio non è terminale, perché l’uomo deve un giorno andare oltre la semplice coscienza, per diventare realmente intelligente e vivere del suo interesse vitale, che è il prodotto di questa intelligenza reale.

Finché non raggiunge quest’ultima fase, l’uomo non può star bene nella sua pelle completamente, cioè creativamente. Può sentirsi bene con se stesso se è cosciente, ma questo bene non è completo, perché egli non ha ancora sviluppato tutti gli strumenti di cui ha bisogno per vivere bene sulla Terra, all’altezza del potere della sua intelligenza reale.

La coscienza gli permette di risvegliarsi al sottile. L’intelligenza reale e l’interesse vitale gli permettono di lavorare nel mondo materiale in modo completo e perfetto. Solo allora potrà dire di non essere più accecato, impedito, dal velo egoico. Allora cessa di essere un piccolo uomo.

Essere un grande uomo significa essere se stessi, stare bene, stare perfettamente bene. E perché l’uomo possa vivere in questo stato, il velo del suo ego deve essere strappato a tal punto da non trovare nulla nella sua vita che non sia conforme al suo benessere. Non appena il suo benessere, il suo equilibrio vibratorio, viene disturbato dal mondo esterno, egli deve essere sufficientemente nella sua intelligenza e riconoscere il suo interesse vitale per riequilibrare la sua vibrazione. Tutto questo dipende dallo spessore del velo egoico della sua coscienza.

Questo velo è denso se lo paragoniamo all’energia vibratoria delle due forze creative che sono in perfetta opposizione alle due forze egocentriche che creano il velo. L’energia vibratoria della coscienza umana non può essere razionalizzata. E non appena l’uomo è sufficientemente cosciente, può sentirla. E se non è abbastanza cosciente da integrarla istantaneamente, ne soffrirà il malessere, perché essa rimarrà attiva e viva nel profondo di lui finché egli non avrà creato l’equilibrio necessario per trarne beneficio invece di soffrirne.

Il velo egoico funge da barometro all’essere umano cosciente, perché la sua densità diventa così evidente quando viene bombardato dall’energia vitale creativa, che l’uomo si rende immediatamente conto che c’è in lui uno squilibrio vibratorio. È così che distrugge gradualmente il velo egoico e si realizza un giorno come un essere perfettamente stabile, al quale non si può aggiungere né sottrarre nulla. Si sente a suo agio nella propria pelle: il suo interesse reale, cioè il suo interesse vitale e la sua intelligenza reale hanno sostituito il velo, ed egli vive, cioè penetra lentamente, impercettibilmente, nella coscienza del suo corpo eterico dopo aver messo da parte l’incoscienza del corpo mentale inferiore e del corpo astrale.

Una volta sostituito il velo egoico, l’uomo può rendersi conto di essere stato fatto per grandi cose, cioè che è stato fatto per essere grande nella sua misura reale, invece di essere piccolo secondo la misura del suo velo.

Il velo egoico si realizza solo in base al grado di sensibilità che l’uomo ha quando le sue vibrazioni sono squilibrate. Questa realizzazione aumenta e diventa più acuta, più grande con il tempo, perché i suoi corpi sottili sono stati alterati e le loro vibrazioni modificate. La coscientizzazione quindi non è solo una pulizia psicologica, ma anche un aggiustamento vibratorio di altissima sensibilità. È questo aggiustamento che squarcia il velo egoico e permette all’essere umano di entrare nella sua intelligenza reale e nel suo interesse vitale.

Il velo egoico è un’energia che mantiene la vitalità astrale dell’uomo e gli permette di rimanere sotto l’influenza mentale ed emotiva del piano astrale. In questo modo, il velo egoico separa l’uomo dalla sua realtà multidimensionale e impedisce la realizzazione della Luce sul piano materiale, cioè dell’intelligenza attiva e creativa nell’uomo. Affinché l’uomo possa insegnare a se stesso, questo velo deve scomparire, perché finché l’uomo ne è avvolto, l’intelligenza in lui non può servire all’evoluzione. E finché l’intelligenza dell’uomo non può servire all’evoluzione, è impossibile per lui risvegliarsi al piano cosmico della Terra e della sua nuova razza.

Il velo egoico restringe la visione dell’uomo e la sua coscienza è costretta a rimanere legata a forme che sono sotto il controllo di forze anti-uomo, cioè forze che non hanno in sé il potere dell’intelligenza creativa, perché sono fuori dai piani dell’energia dell’Intelligenza.

L’energia dell’Intelligenza non è governata dai mondi invisibili della forma, quindi l’ego che la canalizza non può vivere allo stesso tempo all’interno di questo velo e all’interno dell’energia dell’intelligenza. Pertanto, qualsiasi discesa di energia nell’uomo rivolge l’uomo contro la forma e distrugge in lui il velo. Ma il velo, di per sé, non è un male, perché protegge l’uomo dalla brutalità della realtà finché non è pronto ad affrontarla. Ma deve essere realizzato, affinché l’uomo avanzi verso la realtà sottoponendosi a un aggiustamento austero e preciso dei suoi corpi sottili.

Il velo egoico è impregnato di materiale che allontana l’uomo, l’ego, dalla sua intelligenza vivente, cioè da quell’intelligenza che gli dà il potere di essere allo stesso tempo materiale e moronziale, cioè il potere di abitare contemporaneamente due piani di realtà: uno più sottile che gli serve come punto di vista universale e l’altro come punto di applicazione della scienza proveniente dal piano universale.

Finché il velo egoico permane nell’uomo, egli non può realizzarsi perfettamente, ma la sua intelligenza cresce quando egli prende sempre più possesso delle proprie facoltà interiori, volontarie e intelligenti. Per prendere possesso delle sue facoltà, deve essere in grado di vibrare con l’energia senza bloccarla costantemente a causa della sua psicologia di piccolo uomo. L’essere umano è un continuum vibratorio ed energetico e solo la sua psicologia soggettiva può neutralizzare in lui le forze che lo rendono un essere superiore.

Il velo egoico si razionalizza perfettamente. E finché l’uomo ha la capacità di razionalizzare, perde contatto con ciò che è più caro in lui: la sua energia vibratoria o la forza della sua intelligenza reale.

Il velo egoico installa l’uomo più o meno comodamente in un atteggiamento di vita che lui vuole mantenere sotto l’ombrello del suo intelletto e delle sue emozioni. Inutile dire che questa condizione non è al servizio dell’uomo, ma delle forze astrali in lui che possono perdere il loro potere di influenza solo quando l’uomo ha rivolto tutto contro la forma. La forma si adatta all’uomo man mano che questi ne comprende le leggi o le illusioni. Da quel momento gli serve a contenere l’energia, o l’intelligenza, senza necessariamente poterla ancora utilizzare oggi. Il tempo, infatti, è importante per segnare la discesa dell’energia e la sua partecipazione attiva all’interno o attraverso la forma.

Ma se il velo egoico è troppo denso, la forma prenderà il sopravvento sul tempo dell’intelligenza reale e l’ego ne soffrirà. L’ego non ha bisogno di preoccuparsi dei piani che l’intelligenza gli vela, purché sia informato in modo sottile che la forma tende verso tale o tale attività, man mano che la vita materiale coincide col tempo dell’intelligenza. L’uomo allora non ha più preoccupazioni: è nel piano creativo dell’intelligenza reale. Il piano creativo dell’intelligenza reale prende in considerazione tutte le aspirazioni reali e necessarie dell’uomo, cioè tutti i suoi movimenti reali, perché questi movimenti provengono da lei.

Ma il velo egoico deve essere sempre più eliminato dalla coscienza dell’ego, altrimenti il piano dell’intelligenza creativa sarebbe mal eseguito da un ego troppo velato. Tutti gli uomini della Terra che stanno andando, o andranno, verso la fusione, saranno istruiti sul piano dell’intelligenza creativa, e questo piano dovrà coincidere con la loro propria intelligenza reale. Ma il velo egoico non potrà interferire con questo piano, perché questo piano è indiscutibilmente reale, cioè non può essere concepito dall’intelligenza o dalla parte mentale del velo.

La parte emotiva del velo è quella che può dare alla parte mentale l’impressione del piano, cioè che può far sorgere nella mente dell’uomo vecchi ricordi che coincidono con la memoria di antiche esperienze, mentre solo l’intelligenza reale dell’uomo può creare istantaneamente una condizione di esperienza che coincide perfettamente con l’intelligenza istantaneamente realizzata sul piano dell’intelligenza universale nell’uomo.

Il motivo per cui il velo egoico deve essere sorvegliato è perché l’uomo è ingenuo per natura e la sua ingenuità diventa un ostacolo alla sua intelligenza finché non viene rimossa dalla sua mente inferiore.

Finché gli esseri umani non avranno assaporato lo straordinario potere dell’intelligenza creativa, non vedranno facilmente fino a che punto il velo egoico può impedire all’uomo di vivere una vita perfetta in una condizione creata dall’intelligenza creativa. Ma non appena inizieranno a rendersi conto di ciò che può fare per l’uomo la vera intelligenza, che essi incanalano come intelligenza dentro di sé, si renderanno conto che la vita, anche sul piano materiale, non può essere impedita di sbocciare in tutte le sue straordinarie possibilità.

Perché la Terra, il piano materiale, contiene tutto ciò che è necessario all’essere umano per permettergli di vivere una grande vita, una vita che è totale in sé sul suo piano. Ma per questo, il velo egoico, che sia ragionevole o no, deve scomparire dalla coscienza umana, affinché l’intelligenza creativa aprale sue possibilità creative all’essere umano, la cui intelligenza sta diventando sempre più reale.

Non è che l’uomo debba essere perfetto per beneficiare dell’intelligenza in lui, ma non deve essere più avvolto da questo strato di emozioni e pensieri soggettivi che non sono suoi, ma del nemico in lui.

Il velo egoico è l’impronta nell’esperienza dell’uomo della sua condizione esistenziale. Il velo egoico può scomparire dalla coscienza dell’uomo solo con il tempo, con la sofferenza che deriva dal bombardamento della sua mente e delle sue emozioni da parte dell’energia della coscienza.

Il velo egoico termina l’involuzione e la sua scomparsa apre la porta a un domani in cui la coscienza dell’essere umano non sarà più velata, non potrà più essere velata, perché sarà totalmente illuminata dall’intelligenza reale. L’uomo, il piccolo uomo, rappresenta l’attività del velo egoico sulla coscienza umana. Il grande uomo rappresenta l’esplosione dell’energia sul piano mentale, sul piano emozionale, che strappa le fibre del velo egoico e toglie all’uomo la capacità di razionalizzare il suo stato, di razionalizzare le sue emozioni e i suoi pensieri.

Il velo egoico è la menzogna dell’uomo, è la menzogna dentro l’uomo, è la menzogna contro l’uomo, anche se l’uomo la razionalizza come una virtù, un bene o una necessità della condizione umana. Non c’è nulla da fare per l’uomo che è nel velo egoico, perché non è in grado di rendersi conto che ciò che può essere fatto per lui non può provenire da condizioni che sono sostenute dalla stessa natura dell’intelligenza all’interno del suo velo, né dall’emozione all’interno di questo.

L’uomo deve vivere totalmente libero, deve essere totalmente libero. Non può più permettersi di vivere intellettualmente o emotivamente, secondo le leggi della forma imposte alla sua coscienza da forze che tessono da secoli questo velo e che continuano di ciclo in ciclo, di vita in vita, a riportare questo velo alla sua coscienza, a causa della densità dei suoi sensi, e a causa del fatto che egli non ha ancora il potere di vedere nell’invisibile, di comprendere come si muove l’universo, come si organizzano le intelligenze per mantenerlo nell’ignoranza.

Il velo egoico sarà trapassato col tempo, ma oggi l’essere umano deve iniziare a prenderne coscienza, per vivere la sua vita in modo più pieno, più saggio, più reale, più calma, più vicino alla sua intelligenza e più lontano dall’influenza che permea la sua mente e le sue emozioni a causa del suo antico legame con la memoria dell’umanità.

 

Bernard de Montreal