domenica 17 aprile 2011

IL SENSO DELLA VITA ./. 1*

BARRICATE

Sembra improponibile parlar di Rispetto nella Società in cui stiamo
vivendo; basta guardarsi attorno: dalla Politica sommersa nella
corruzione, alle pilotate operazioni finanziarie, volte perlopiù al
soddisfacimento dei sempre meno e a detrimento dei sempre più.
Che sia il continuo rialzo del costo di una moneta (tra l'altro
ininfluente), all'atteggiamento irresponsabile di un principio morale
di cui la chiesa stessa stenta a mantenere il predominio... è proprio
di rispetto che abbiamo urgente bisogno, ma di un Rispetto diverso
da come ci immaginiamo; ciò che oramai appare inprocrastinabile si
oggettivizza all'interno di ogni individuo, e anche se può risultare
difficoltosa una comprensione a 360 gradi, proprio di questo
dovremmo occuparci!
Il nostro corpo manca di concentrazione (manda segnali continui),
vanta perlopiù una dispersione nell'ambiente esterno per i suoi
piccoli affarucoli personali, ma ha ormai definitivamente perso la
sua magica interazione con la vita sotto ogni forma manifesta.
Ogni nostro pensiero non fa altro che esasperare ogni forma di
protezionismo all'identità; ogni nostra azione rende tutto il nostro
deambulare un triste déjà-vu attitudinale, che se non rischia se
stesso, mostra falle illusorie in ogni precetto educativo!
Ma perchè l'uomo dovrebbe guardarsi dentro? Perchè non
continuare per questa strada?
Forse perchè siamo oramai diventati dei manichini?, burattini di
qualcuno o peggio, di qualcosa che ci governa proprio per la nostra
incapacità di Re\agire?!
La Re\azione dunque; cosa ci ha insegnato sino ad oggi, e cosa ci
può ancora insegnare?
In termini statistici e secondo una metrica tutta umanoide, la
reazione non ha partorito granchè: atti violenti, stimoli spesso
incontrollati di un vitale fine a se stesso (alla difesa della propria
integrità). Ma il problema della Reazione si pone nella sua essenza,
nel principio stesso del reagire... senza dimenticare che NON tutte le
forme reattive vanno interpretate allo stesso modo!
Comunque si reagisca, sia per dimostrare un certo sentimento, sia
per favorire un atteggiamento ideale, la reazione non possiede
troppe qualità evolutive.
Forse è giunto il momento di chiedersi se non si sia già detto tutto
con questo atteggiamento 'protezionistico', sotto questo riflettore
consumato dalla sua stessa luce artificiale.!
Ed è proprio in base a questo artificio, che il rispetto verso qualcosa
cui non siamo abituati a percepire, deve risvegliarsi. Il rispetto per
una forma di apertura che ogni nostro istinto più innato valuta da
sempre come unica soluzione.
Il Rispetto infine, per un corpo che chiede altre collocazioni, che
valuta espansioni diverse dall'acquisizione indebita, dal trito causa-effetto
del solito relativismo; una vita che accoglie il Potere di Fare
non deve spaventarci, ma farci capire che il Potere non l'abbiamo
mai avuto e che molto probabilmente ha da sempre gestito tutto
quello che ci circonda. Chiedere a se stessi di impadronirci di quel
Potere – non per fini personali è ovvio – può e deve esser la Porta
per maturare quel Rispetto che sino ad oggi è sempre mancato!

Fabbri Marco

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