[...] Il termine Dio è diventato un concetto chiuso. Nel momento in cui la parola viene pronunciata, si crea un'immagine mentale, non più forse quella di un vecchio dalla barba bianca, ma pur sempre una rappresentazione mentale di qualcuno o qualcosa al di fuori di voi e, ebbene sì, quasi inevitabilmente un qualcuno o un qualcosa di maschile.
Né Dio né Essere né ogni altra possono definire o spiegare la realtà ineffabile che sta dietro al termine, per cui l'unico interrogativo importante è se tale parola sia un aiuto o un ostacolo nel consentirvi di avere esperienza di Quello che indica.
[...] La parola Essere non spiega niente ma d'altronde nemmeno la parola Dio. Essere, però, ha il vantaggio di risultare un concetto aperto. Non riduce l'invisibile infinito a un'entità finita. E' impossibile formarsene un'immagine mentale. Nessuno può rivendicare un possesso esclusivo dell'Essere. E' la vostra essenza ultima e ci è immediatamente accessibile in quanto sensazione della vostra presenza, la comprensione di io sono che è precedente a io sono questo o io sono quello. Per questo vi è soltanto un piccolo passo dalla parola Essere all'esperienza dell'Essere. [...]
Tratto da: Il potere di Adesso - Eckhart Tolle. (ed. Armenia)
a cura di Fabbri Marco
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