IL POTERE DI ADESSO
Nuove Armonie
Tra le innumerevoli insofferenze verso cui quotidianamente ci imbattiamo, c'è alla base di tutto l'insofferenza verso il mortale abisso della mente; lo speculativo di cui si nutre pare aver raggiunto vette inimmaginabili.. spesso quindi, e in maniera assai goffa, valutiamo i nostri alibi con comportamenti davvero opportunistici. Perchè in fondo, dare la colpa a qualcuno è cmq e sempre più facile che analizzare di che pasta siamo fatti.! Ecco che allora è il vicino di casa che parcheggia male, l'amico irriverente su di un accorgimento personale, la moglie\marito che non ci capisce ecc..! Quello che però nessuno si chiede, è perchè si continui a vivere in questo modo: sempre pronti a cercare un problemino su cui appoggiarci per trovarne inutilmente un adempimento sociale in un ancor più inutile soluzione mentale. Questa domanda non è poi troppo assente dalle nostre riflessioni, dobbiamo solo fare un po' di silenzio e ci renderemo appunto conto di quanto tutto in fondo si riversi addosso a noi in prima persona. Oggi.. dove ci appare tutto irrisolvibile, appunto mortale, subiamo questo disarcionamento dalla personalità separata proprio per far luce dove l'abitudine ha perso ogni sostanziale supporto benefico. La mente sta facendo acqua da tutte le parti proprio perchè è arrivata al capolinea: e con lei il potere drammaturgico che ne deriva, il fattore escludente al resto del nostro corpo (proprio geograficamente parlando); un corpo che non abitiamo più da tempo, spaventato a morte da qualsiasi risonanza passata, da qualsiasi ricordo subconscio.. E' in atto insomma un vero e proprio reset organizzativo del subconscio.. l'avvento di una nuova forma armonizzatrice! Questo nuovo sentiero non è poi altro che un percorso più diretto verso la Materia nesciente che ci circonda, di cui siamo una parte ancora troppo latitante per convincercene appieno. Troveremo altri termini da utilizzare per un nuovo linguaggio, oppure scopriremo che non siamo poi così soli col nostro dolore?
[...] "L'assenza di amore nel rapporto, che è di solito avvertita più acutamente dalla donna che dall'uomo, innescherà il corpo di dolore della donna, e attraverso questo lei attaccherà il compagno, gli rivolgerà biasimo, critiche, gli darà torto ecc. Questo a sua volta diventerà una sfida per lui. Per difendersi all'attacco del corpo di dolore di lei, che lui considera totalmente ingiustificato, lui si trincererà ancor più profondamente nelle sue posizioni mentali giustificandosi, difendendosi o contrattaccando. Alla fine questo attiverà anche il suo stesso corpo di dolore. Quando entrambi saranno così sopraffatti, si raggiungerà un livello di profonda inconsapevolezza, di violenza emotiva, attacco e contrattacco selvaggi. Tutto questo non si affievolirà finchè entrambi i corpi di dolore non si ricostituiranno e quindi entreranno nella fase latente. Fino alla prossima volta. [...] Ogni minaccia, contiene in realtà, un'occasione di salvezza mascherata.. per esempio, l'ostilità della donna potrebbe diventare per l'uomo un segnale per uscire dal suo stato identificato con la mente, per risvegliarsi nell'Adesso, per diventare presente, invece di identificarsi ancor più con la mente, diventar ancora più inconsapevole. Invece di "essere" il corpo di dolore, la donna potrebbe essere il sapere che osserva il dolore emozionale in se stessa, accedendo così al potere di Adesso e dando inizio alla trasmutazione del dolore. Ciò eliminerebbe la proiezione esterna compulsiva ed automatica del dolore stesso. Allora la donna potrebbe esprimere al compagno i propri sentimenti. Non vi è garanzia, naturalmente, che lui ascolti, ma gli darà una buona occasione per diventare presente e certamente spezzerà il ciclo folle della recitazione involontaria dei vecchi schemi mentali. Se la donna si lascia sfuggire questa occasione, l'uomo potrebbe osservare la propria reazione mentale-emotiva al dolore di lei, il proprio atteggiamento difensivo, anzichè essere la reazione. Potrebbe allora osservare l'innesco del proprio corpo di dolore e così portare consapevolezza nelle proprie emozioni. In questo modo nascerebbe uno spazio limpido e tranquillo di consapevolezza pura: il sapere, il testimone silenzioso, l'osservatore. Questa consapevolezza non nega il dolore eppure è al di là di esso. Consente al dolore di esistere eppure lo trasmuta allo stesso tempo. Accetta tutto e trasforma tutto. Si aprirebbe una porta attraverso la quale lei potrebbe facilmente raggiungere lui in tale spazio.
Se voi siete coerentemente o almeno prevalentemente presenti alla vostra relazione, questo sarà la più grande sfida per il vostro partner. Non potrà tollerare la vostra presenza molto a lungo rimanendo inconsapevole. Se è pronto, attraverserà quella porta che avete aperto e si unirà a voi in quella condizione. Se non lo è, vi separerete come olio e acqua. La luce è troppo dolorosa per chi vuole rimanere al buio.."
A cura di: Fabbri Marco
Tratto da: Il potere di Adesso (E. Tolle)
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