Il Programma del Superstato
Anche oggi cercheremo di capire meglio cosa s'intende per
dittatura globale; favorire una riflessione autoctona nel
riconoscersi separati (ma vivi), e quindi predisposti non tanto
a reagire su delle formule vitali collaudate, ma anteponendo al
dominio globalizzante-imperante la nostra unica ragione
d'essere: Ciò che sempre più ci appare opaco e irreale
(spesso fastidioso) è il diritto di ogni forma vivente!
Negli stralci che seguono, valuteremo assieme alcune
anomalie del panorama totalitario a cui stiamo sempre più
inesorabilmente divergendo.. a voi dunque una più utile
collocazione mentale, affinchè il discernimento che implica il
ragionamento, dia i frutti necessari per maturare la nostra
Coscienza Universale!
dittatura globale; favorire una riflessione autoctona nel
riconoscersi separati (ma vivi), e quindi predisposti non tanto
a reagire su delle formule vitali collaudate, ma anteponendo al
dominio globalizzante-imperante la nostra unica ragione
d'essere: Ciò che sempre più ci appare opaco e irreale
(spesso fastidioso) è il diritto di ogni forma vivente!
Negli stralci che seguono, valuteremo assieme alcune
anomalie del panorama totalitario a cui stiamo sempre più
inesorabilmente divergendo.. a voi dunque una più utile
collocazione mentale, affinchè il discernimento che implica il
ragionamento, dia i frutti necessari per maturare la nostra
Coscienza Universale!
[…] Uno dei modi migliori per distruggere il senso di
nazionalità delle generazioni future, e quindi favorire
l'instaurazione di un governo mondiale, è favorire l'afflusso di
persone provenienti da culture diverse. L'idea è che l'identità
degli autoctoni perderà progressivamente il predominio nella
formazione del concetto di 'inglese' o 'tedesco', o altro. Poco
per volta il significato di ciò che significa essere 'inglese'
sfumerà nel calderone culturale finchè alla fine sfuggirà a
qualsiasi definizione. Una percezione così indefinita di
'nazionalità' favorisce il trasferimento del potere a una
struttura di governo sopranazionale. Il guaio è che, si
comincia a smascherare il piano nascosto dietro al
'multiculturalismo', si viene immediatamente tacciati di
razzismo. È questo il livello al quale gli Illuminati vogliono che
si dibatta la questione. Da un lato vi sono i sostenitori della
supremazia dei bianchi, i quali vogliono che la loro razza
domini sulle altre, e dall'altro vi sono i 'militonti' antifascisti,
radicalizzati e senza macchia, pronti a bollare come razzista
chiunque non la pensi come loro. Questa polarizzazione e
queste facile etichette nascondono, apposta, il significato
profondo delle politiche migratorie. La questione non è la
superiorità di questa o quella razza, di una cultura o dell'altra.
Ma la creazione di una unica cultura globale, che
disconnetterà le persone dalla loro identità personale e dalla
loro unicità, favorendo la rinuncia alla sovranità in favore di
una tirannia globale. Anche l'attuale assalto contro l'Islam fa
parte di questa stategia. Non sono un musulmano, e non sono
d'accordo con molti precetti di quella religione, ma questo è
irrilevante, proprio come lo è il 'razzismo' se visto nell'ottica
del programma segreto che si cela dietro le attuali politiche
migratorie. Dobbiamo elevarci al di sopra di questi livelli
infantili di dibattito e prendere in considerazione il quadro
generale. Vogliamo minare l'lslam perchè rappresenta un
enorme blocco di persone unite dallo stesso credo che si
opporrebbero all'assorbimento in una cultura globale e a una
dittatura centralizzata, che alcuni ricercatori definiscono
'Nuovo Ordine Mondiale'. Ecco perchè si fomentano le lotte
fratricide nell'Islam. Tutte le razze, tutte le culture e tutte le
religioni devono capire che questo programma globale
riguarda tutti. Qui è in ballo la libertà di tutti. […]
Gli Illuminati fomentano i conflitti fra i lavoratori perchè così
favoriscono la loro politica divide et impera. Sono abilissimi
nel creare guerre tra poveri, nel far sì che due gruppi di
sfruttati si incolpino reciprocamente per le loro misere
condizioni di vita, senza comprendere in realtà di essere
manipolati dalla medesima forza con uno scopo unico.
L'immigrazione e il trasferimento delle aziende occidentali nei
paesi poveri sono fenomeni che hanno anche una altro effetto
fondamentale. Trasferendo quantità enormi di persone da un
paese all'altro si diluisce la cultura dominante in Occidente; e
portando le industrie occidentali all'estero si diluisce la
cultura dominante di quei luoghi. A tutto ciò si aggiunga
l'influenza massiccia di Hollywood e della televisione
americana, che rifilano la cultura degli Illuminati al resto del
mondo, e non c'è da meravigliarsi se i vari paesi cominciano a
somigliarsi sempre più. Nella nostra storia c'è già stato un
episodio che ha rappresentato uno sguardo sul prossimo
futuro: la Grande Depressione, fabbricata ad arte, che negli
anni trenta ha creato enormi povertà e disagi. Ora il piano
prevede di provocarne un'altra a livello globale e questa volta
mantenendola indefinitivamente. Le persone affamate con
famiglie da mantenere faranno qualunque cosa verrà loro
ordinato e saranno pronte a sostenere le aggressioni contro
chiunque riterranno responsabile per la loro miseria. O ci
uniamo nella comprensione di quel che sta davvero
accadendo, o precipiteremo in una prigione globale lottando
fra di noi. […]
La frenesia centralizzatrice è facilmente riscontrabile in
ambito militare, dove le forze NATO e ONU intervengono
sempre più nelle aree di conflitto. Esemplare in questo senso
la presenza della NATO in Afghanistan, che esula ampiamente
dal suo mandato originale: la difesa di Europa e Nord
America. Sono anni che preannuncio questa situazione nei
miei libri, perchè questo è il programma rettiliano. Vi sono
missioni ONU in Libano, Sudan, Burundi, Costa d'Avorio,
Liberia, Congo, Etiopia, Sahara Occidentale, Haiti, Timor est,
Georgia, Kosovo e Cipro, per citare solo qualche esempio. Fa
parte del piano graduale per arrivare ad un esercito mondiale
che imponga le politiche del governo mondiale. Sono quasi 20
anni che denuncio l'esistenza di un piano per unire le forze
militari ONU e NATO e creare una forza di polizia globale. Ora
vediamo che il giorno fatidico si avvicina sempre più. Da
questo punto di vista, più vi sono conflitti che richiedono
l'invio di forze di 'pace', più questo processo si accelera.
Spesso mi sono sentito ribattere che il processo di
centralizzazione in tutti gli aspetti delle nostre vite è una
'tendenza naturale', ma che cosa c'è di naturale in una
manipolazione così continua ed evidente da parte dei
medesimi individui e gruppi?
E con questo interessante dubbio, lasciamo il lettore più
attento alle sue riflessioni.. Certo è che se accettiamo l'idea
che Tutto è Uno ed indistinto dalla personalità separata,
dovremmo esser tentati a credere che lo scopo (e quindi pure
l'intento) di tutto questo sia da ricercare in una sua origine più
pura: in un 'ascolto' più universale.. Forse dove la Verità si
nutre della Menzogna per poter decifrarsi per una terza via,
che neanche ci possiamo immaginare!
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